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Archivio per Ksenja Laginja

“Psiconauti dimensionali” in offerta su Amazon


Su Amazon è possibile acquistare con un significativo sconto il mio Psiconauti dimensionali, raccoltone di miei tre romanzi perlopiù inediti, curati ed editi da KippleOfficinaLibraria.

Il Nuovo Impero Connettivo guidato da Sillax è in piena decadenza. Le logiche iperliberiste ormai regolano l’economia dei postumani e l’Impero si trova ad affrontare un nuovo pericolo incarnato da Annibale, che mostra tutta la propria fierezza di genio condottiero.

Ludwig Escher è un postumano bicentenario, un ricercatore psichico che passa il tempo in una felice e continua escursione nei territori mentali che normalmente i suoi simili non frequentano.

Marnie è colpita da un infarto. I danni riportati comportano, come unica soluzione, l’ibernazione. Il suo amante rimane impigliato nelle maglie emozionali dei ricordi della loro vita e del dispiacere per la sua condizione clinica.

Il volume è in offerta, al momento, a 21.23€ e non a 25€; affrettatevi 😉

Vlanga, un quartiere di Nèfolm | Fantascienza.com


Fantascienza.com dà la notizia dell’uscita di Vlanga, mio racconto (è il terzo) ambientato a Nèfolm, capitale dell’Impero Connettivo, i cui nomi dei quartieri sono gli stessi di Costantinopoli; il racconto è edito in digitale nella collana L’orlo dell’Impero, di DelosDigital, l’intera silloge sui quartieri connettivi è già nota col nome di “Nèfolm e dintorni”.
La copertina è di Ksenja Laginja e questa è la quarta:

Nèfolm, la capitale dell’Impero Connettivo che si estende sullo spazio e sul tempo, è attraversata dal fiume olografico Lycuz. Ai suoi piedi c’è Vlanga, il quartiere e il porto che si aprono sugli oceani siderali dello spaziotempo imperiale, luogo di confine in cui traffici e surrealtà si scontrano fondendosi senza soluzione di continuità; Axis ed Eufrax, della Logistica imperiale, sono lì per compiere un’alta missione di polizia, ma le cose si complicano e divengono trascendentali perché Axis è provato dalla recente morte di suo padre, e ciò modifica lo scenario dell’operazione coinvolgendo la Storia, la Filosofia e i concetti dell’immortalità.

Il racconto è disponibile sul DelosStore e sugli altri store online al prezzo di 1,99€

Vlanga – CoverReveal


Cover reveal di Ksenja Laginja della prossima uscita imperiale: Vlanga, per i tipi digitali di DelosDigital, collana L’orlo dell’Impero. KeepTalking

Immagini da “Danza Macabra”


Sulla mia pagina Facebook ho caricato le immagini e video relative al finissage di DanzaMacabra che mi ha visto coinvolto, grazie alla cura di Eleonora D’Agostino del collettivo Crush che ha fissato i momenti più culminanti. Buona visione.

Presentazione di NON È CHE UN SOFFIO, di Andrea Cattaneo | KippleBlog


[Letto su KippleBlog]

Il 4 maggio presenteremo il romanzo Non è che un soffio di Andrea Cattaneo, vincitore del PREMIO KIPPLE 2022.
Intervengono: l’autore, l’editore Lukha B. Kremo, l’editor Sandro Battisti e Ksenja Laginja, autrice della copertina.

Ci vediamo lì?

Serge Moreau è uno scrittore di gialli di Parigi, che soffre di depressione; la moglie Sélène lo ha lasciato per un architetto e ha provato più volte a suicidarsi. Improvvisamente vede il suo clone sciogliersi nel suo bagno.
Alex, una ragazzina, entra in casa sua e dice di provenire da un universo parallelo: un universo specchio dove i doppelgänger hanno le orecchie a punta, vivono vite leggermente diverse in una Parigi distopica. Alex dice di essere la figlia del suo doppio, che è stato ucciso, aggiungendo che il caso è passato come suicidio; lo convince a trasferirsi nel mondo parallelo per indagare.

La diretta LIVE sarà visibile sulla pagina facebook di Kipple Officina Libraria e diffusa tramite la piattaforma StreamYard.

DANZA MACABRA – domenica 30 aprile | Presentazione “Tenebre Future” e reading “Schegge di Ossidiana” (last seal)


Domani 30 aprile, nell’ambito della magnifica rassegna Danza Macabra che si svolge dalla fine di marzo al Defrag di Roma in via Isole Curzolane 75, a cura del collettivo Crush, sarò due volte ospite (qui l’evento FB):

– alle 17.00 per la presentazione del libro Tenebre Future de La Nuova Carne Edizioni, assieme agli autori Paolo Di Orazio e Andrea Manenti, coordina Eleonora D’Agostino;

– alle 18.00 con la performance imperiale Schegge di Ossidiana, che mi vedrà protagonista accanto a Ksenja Laginja con l’accompagnamento musicale e Dj Set di Stefano Bertoli.

Ci vediamo lì?

DANZA MACABRA – domenica 30 aprile | Presentazione “Tenebre Future” e reading “Schegge di Ossidiana” (second seal)


Domenica 30 aprile, nell’ambito della magnifica rassegna Danza Macabra che si svolge dalla fine di marzo al Defrag di Roma in via Isole Curzolane 75, a cura del collettivo Crush, sarò due volte ospite (qui l’evento FB):

– alle 17.00 per la presentazione del libro Tenebre Future de La Nuova Carne Edizioni, assieme agli autori Paolo Di Orazio e Andrea Manenti, coordina Eleonora D’Agostino;

– alle 18.00 con la performance imperiale Schegge di Ossidiana, che mi vedrà protagonista accanto a Ksenja Laginja con l’accompagnamento musicale e Dj Set di Stefano Bertoli.

Ci vediamo lì?

DANZA MACABRA – domenica 30 aprile | Presentazione “Tenebre Future” e reading “Schegge di Ossidiana”


Domenica 30 aprile, nell’ambito della magnifica rassegna Danza Macabra che si svolge dalla fine di marzo al Defrag di Roma in via Isole Curzolane 75, a cura del collettivo Crush, sarò due volte ospite (qui l’evento FB):

– alle 17.00 per la presentazione del libro Tenebre Future de La Nuova Carne Edizioni, assieme agli autori Paolo Di Orazio e Andrea Manenti, coordina Eleonora D’Agostino;

– alle 18.00 con la performance imperiale Schegge di Ossidiana, che mi vedrà protagonista accanto a Ksenja Laginja con l’accompagnamento musicale e Dj Set di Stefano Bertoli.

Ci vediamo lì?

DANZA MACABRA – 30 aprile | Presentazione “Tenebre Future” e reading “Schegge di Ossidiana”


Domenica 30 aprile, nell’ambito della magnifica rassegna Danza Macabra che si svolge dalla fine di marzo al Defrag di Roma in via Isole Curzolane 75, a cura del collettivo Crush, sarò due volte ospite (qui l’evento FB):

– alle 17.00 per la presentazione del libro Tenebre Future de La Nuova Carne Edizioni, assieme agli autori Paolo Di Orazioe Andrea Manenti, coordina Eleonora D’Agostino;

– alle 18.00 con la performance imperiale Schegge di Ossidiana, che mi vedrà protagonista accanto a Ksenja Laginja con l’accompagnamento musicale e Dj Set di Stefano Bertoli.

Ci vediamo lì?

Secondo estratto dal romanzo “Che la terra ti sia lieve”, @L’orlo dell’Impero, DelosDigital


Ecco il secondo estratto da Che la terra ti sia lievequi il primo – mio romanzo collocato nella saga dell’Impero Connettivo ed edito da DelosDigital nell’ambito della collana L’orlo dell’Impero; la cover è di Ksenja Laginja.
L’ebook è disponibile sul DelosStore e sugli altri portali online al prezzo di 3,99€. Buona lettura 🙂

Aureliano montò in macchina, non era nei programmi ma in quel momento, a pensarci bene, farsi un giro per il quartiere gli sembrò una buona idea. Il senso di quella passeggiata motorizzata gli accarezzava l’anima come farebbe un padre col figlio, e alla fine cosa c’era di male se per una volta prendeva l’auto senza meta, per farsi portare dal caso o dai pensieri, dalle energie o da chissà che cosa?
Imboccò il vialone che si apriva fuori dal cancello condominiale; la discesa e le balze lì intorno si coronavano di caseggiati, la vecchia borgata si era data una ripulita e accanto, a poche centinaia di metri, era nato un nuovo quartiere dormitorio dalle pretese piccolo borghesi, in realtà un coacervo di miseria morale cialtrona e ignorante, in cui i comportamenti intolleranti e fascistoidi nemmeno si nascondevano più. Così, si trovò a desiderare di contemplare una natura più vera, meno antropizzata, e se non voleva parcheggiare nei pressi di qualche grande parco – Villa Ada, in fondo, non era così lontana – allora c’era la necessità di spingersi fuori il Raccordo, sapeva già dove.
La Salaria era un serpentone di auto in entrata a Roma, ma lui ne stava uscendo e conosceva abbastanza della zona per sapere quali vie prendere al ritorno senza incappare nel traffico. In breve, la diramazione laterale della via consolare lo portò in un luogo di pace arcaica, e anche se sapeva che storicamente quell’armonia antica era stata, in realtà, la culla di battaglie, soprusi e deliberate oppressioni, si rese anche conto che nessun luogo della Terra poteva essere davvero libero da un bagaglio di crudeltà consumate nel corso dei millenni.
Quel luogo in cui transitava, però, lo sentiva davvero truce.
Chiuso nella sua vettura, guidava sulla stretta carreggiata tra alberi, prati e grandi siepi fiorite; Aureliano si lasciò allora cullare dai pensieri senza imporgli contorni e così il rilassamento della sua mente, la condizione di esule temporaneo dalla sua casa, dalla famiglia e dal lavoro, fu così rilassante che in breve, osservando meglio il panorama in fondo alla valle alluvionale del Tevere, si accorse che il sole stava tramontando proprio in fondo a quella curva, proprio lì dove uno spiazzo erboso poteva permettergli di parcheggiare senza problemi.
“Perché no?”, si domandò, pensando all’opportunità di fare due passi lì, nel luogo bucolico senza tempo, mentre la sera stava prendendo il posto del giorno. Così accostò la macchina sulla piazzola che sembrava fatta apposta per lui, poi spense il motore e scese.
L’aria era frizzante, un certo senso di fresco selvaggio lo avvolse e pure se si era già in primavera da qualche settimana, gli sembrò evidente che dove la natura ha ancora il sopravvento le cose funzionano un po’ diversamente dalle città.
Guardò per terra, per una sorta di istinto. Una banconota da cinque euro era lì, nei pressi dei suoi piedi, accartocciata ma visibile.
“La mia solita fortuna sfacciata per le piccole cose”, pensò Aureliano con un piccolo sorriso sulle labbra, come se non riuscisse a trattenere i segnali di una breve gioia. Raccolse quel piccolo tesoro, “I segnali di qualcosa che interagisce con me ci sono sempre”, gioì ancora poi si fermò, i suoi occhi quasi si chiusero nel fissare un punto vago del terreno, a mezz’altezza, mentre era preda di una riflessione misticheggiante: il tramonto avanzava, e nel frattempo Aureliano cadenzava piccoli passi verso una profondità che aspirava a divenire trascendenza, annotandosi mnemonicamente i sintomi e i segnali di una realtà che appariva diversa da quella che lui e l’umanità, e le faccende da sbrigare in ufficio e la televisione, sembravano considerare vere.
Guardò le siepi, i loro movimenti impercettibili e ondivaghi che obbedivano alla ormai fredda brezza del crepuscolo, e si appoggiò al parafango anteriore dell’auto, ammirando il panorama con qualcosa di simile a un terzo occhio, che rare volte gli si apriva ai misteri del mondo.
“Chissà chi li ha persi quei soldi?” si chiese, mentre stava per rientrare in auto. Si fermò e visualizzò nella sua fantasia un’altra persona che si era fermata lì in precedenza, “Aveva parcheggiato qui anche lui, ma perché?”, e poi si chiese se questi avesse davvero voluto lasciare un segnale, come un semino nel vuoto per concimare qualcosa alla pari di chi, facendo book crossing, cerca di far fecondare idee e cultura lì dove non potrebbero arrivare diversamente.
Mise in moto poco dopo, mentre sull’orizzonte il cielo era già diventato buio. Sentì in tasca quella banconota vibrare di una sensazione, sembrava una suscettibilità che lo prendeva in ostaggio per non lasciarlo andare mai più. “Non si perdono cinque euro, lì, per caso: quei soldi dovevano arrivare proprio a me”, continuò a riflettere. Per analogia sfilarono allora nella sua fantasia sovraeccitata una quantità di complotti mondiali, di cui la metà sarebbe bastata per tenerlo sveglio tutta la notte, in una tensione che è genitrice di ogni paranoia.

Quarta: Aureliano De Magistris lavora nella sede romana di una multinazionale americana, i ritmi serrati di produzione non gli permettono di coltivare la sua vena creativa e così il tedio s’insinua nel suo matrimonio che arranca, mentre l’età avanza.
Su un altro piano di realtà, il sovradimensionale Impero Connettivo sopravvive tra le rovine celate di Roma ed è consapevole del marcio che serpeggia nella globalizzazione del 2018, in grado di strangolare le sparute opposizioni al Mercato e al Business: come si legano gli aspetti di un anonimo presente con alcuni ragazzi e la loro cruenta rivolta nata in un prossimo futuro, mentre fuggono attraverso il passato? Può un cortocircuito spaziotemporale influenzare positivamente l’umanità?
Roma appare a chi la sa riconoscere come una città eterna e strana, in cui sopravvivono i Genius loci del passato.

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