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Cosa ci sta dicendo Voyager 1? | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la segnalazione dell’uscita del quarto numero di “non-aligned objects”, la collana anarcopunk che curo per DelosDigital in cui trovano spazio testi non allineati col pensare comune, né come ideologia e nemmeno come tipo di narrativa fantastica; è il momento di But the telemetry data, instant anthology nata dalla constatazione che la sonda Voyager 1, l’oggetto umano più lontano nel cosmo, da poche settimane sta trasmettendo dati incongruenti, eppure corretti. Ecco la quarta:
La sonda Voyager 1 percorre la frontiera spaziale e ogni secondo la espande oltre l’eliopausa; in ultimo, l’oggetto ha preso a trasmettere dati incongruenti, ma cosa vorranno dire? Saranno forse i segnali di un luogo inaspettato e immisurabile o l’espressione di una forma dimensionale sconosciuta, oppure cos’altro ancora?
Sei autori – Lukha B. Kremo, Franco Ricciardiello, PeeGee Daniel, Fabio Belsanti, Silvio Sosio e Mariano Equizzi – si sono misurati col tema generando suggestioni e ponendo la frontiera fantascientifica un po’ più in là: lasciate tracce per il vostro ritorno, non perdetevi.
L’ebook è acquistabile sul DelosStore e in ogni altro store online al prezzo di 3,99€.
Le altre stelle | FantasyMagazine
Su FantasyMagazine la segnalazione di una nuova uscita per la collana weird di DelosDigital, InnsMouth: Le altre stelle, di Paolo Ferrara. La quarta:
Durante una gita notturna in barca per vedere le stelle, Michele ha un incidente che gli procura una temporanea lesione alla retina. L’incidente ha un effetto secondario: per pochi istanti riesce a vedere un cielo differente da quello del nostro mondo. La capacità di vedere le altre stelle, senza mai avere pieno controllo, gli permette di percepire l’esistenza di orrendi esseri neri che paiono avere come unico scopo quello di sussurrare cose intelligibili alle orecchie degli uomini, nella speranza di essere uditi.
L’incipit delle “Radici dell’orrore” @InnsMouth, Delos Digital
In esclusiva, ecco l’incipit del mio racconto lungo Radici dell’orrore, pubblicato pochi giorni fa nella collana weird “InnsMouth, per i tipi di Delos Digital; buona lettura!
Era comparso all’improvviso, come se svoltando l’angolo ci si ritrovasse davanti il suo viso affilato, il respiro del male come una zaffata di alitosi. Ma non c’erano angoli visibili, lì, non c’era nessuno spigolo di un qualche fabbricato o d’incroci stradali. Davanti a me c’era la via aperta, dritta, il giorno era pieno e nessuno mi era intorno; eppure lui era improvvisamente sbucato dal nulla, guardando aquilino alla mia sinistra: nemmeno mi aveva visto, né sembrava interessato a me.
I suoi baffetti erano inequivocabili, ma il suo vestiario e il cappello verde militare erano sobri e borghesi, come quello indossato dalla gente comune negli anni ’30; il colorito del volto era terreo e nemmeno il suo sorriso più solare avrebbe reso lieve il momento. Hitler era spuntato fisicamente da una sacca del reale che non potevo definire in nessun altro modo che quantica, e si dirigeva verso il centro del paese sopra Trento, dove mi trovavo per lavoro. Lui doveva essere morto da cent’anni almeno, calcolai, ma il viso che vedevo era quello di un uomo che si approssima alla mezz’età; la vertigine del reale mi toglieva il respiro, però la falcata della sua camminata era caratteristica e altrettanto reale: cosa stava succedendo?
— Ehi! — gridai. I passanti dell’altro marciapiede si voltarono bruschi verso di me, chiedendosi cosa volessi. — No, guardate, non dicevo a voi… — proferii a mo’ di scusa — è che…
“È che cosa?” mi dissi, prima di finire la frase. Cosa potevo dir loro, che “Dal nulla è sbucato fuori Adolf Hitler”?
L’ebook è acquistabile qui a 1.99€, mentre la quarta suona così:
In un borgo a nord di Trento, nel prossimo futuro, potrà davvero capitare di veder camminare un giovane Hitler, appena scampato alla Grande Guerra, diretto verso la birreria dove pronuncerà il suo primo discorso politico?
In un vortice di rimandi e ricordi, di populismi e di teorie indimostrabili sul passato arcaico terrestre, la storia di due antiche città romane riemerge dall’oblio e narra dell’energia mai sopita di due suoi anonimi abitanti, legati dal colore verde e perpetuati nel tempo dal gorgo occulto che governa l’economia postmoderna: il loro ruolo sarà davvero il collante di una speranza capace di bucare le illusioni dello spaziotempo?
Le mini recensioni di Horror Magazine – Notte di nozze | HorrorMagazine
Su HorrorMagazine la piccola recensione a Notte di nozze, di Marco Spelgatti, edito da Edizioni Hypnos; un estratto:
Si racconta L’Orrore di Dunwich di H.P. Lovecraft dal punto di vista del personaggio Lavinia Whateley. Spelgatti non vuole certo imitare o fare il verso al buon HPL, anzi se ne allontana e scava nei sentimenti, rimesta nella rabbia e nella tristezza e nelle speranze tirando fuori tutto quanto di non detto c’è in Lovecraft. Perché sono le cose taciute che creano aspettativa e sciupano il presente. E così Lavinia ci racconta com’è essere diversi e soli, cosa vuol dire non essere abbastanza per gli altri, quello che si prova a non avere posto in nessun luogo e in nessun tempo. Ma allo stesso tempo racconta che è possibile bastare a se stessi e che la vita risiede anche nel compromesso. Con Notte di nozze, Marco Spelgatti ci racconta una storia che da conosciuta si fa inedita con uno linguaggio che è carezza e furia.
Radici dell’orrore @ InnsMouth, Delos Digital
Reitero la segnalazione di Radici dell’orrore, mio racconto lungo uscito nell’ambito della collana weird di DelosDigital, InnsMouth, diretta da Luigi Pachì. Questa è la quarta:
In un borgo a nord di Trento, nel prossimo futuro, potrà davvero capitare di veder camminare un giovane Hitler, appena scampato alla Grande Guerra, diretto verso la birreria dove pronuncerà il suo primo discorso politico?
In un vortice di rimandi e ricordi, di populismi e di teorie indimostrabili sul passato arcaico terrestre, la storia di due antiche città romane riemerge dall’oblio e narra dell’energia mai sopita di due suoi anonimi abitanti, legati dal colore verde e perpetuati nel tempo dal gorgo occulto che governa l’economia postmoderna: il loro ruolo sarà davvero il collante di una speranza capace di bucare le illusioni dello spaziotempo?
L’ebook è acquistabile qui e su altri store online al prezzo di 1,99€.
Radici dell’orrore | FantasyMagazine
Su FantasyMagazine la segnalazione di Radici dell’orrore, mio racconto lungo uscito nell’ambito della collana weird di DelosDigital, InnsMouth, diretta da Luigi Pachì. Questa è la quarta:
In un borgo a nord di Trento, nel prossimo futuro, potrà davvero capitare di veder camminare un giovane Hitler, appena scampato alla Grande Guerra, diretto verso la birreria dove pronuncerà il suo primo discorso politico?
In un vortice di rimandi e ricordi, di populismi e di teorie indimostrabili sul passato arcaico terrestre, la storia di due antiche città romane riemerge dall’oblio e narra dell’energia mai sopita di due suoi anonimi abitanti, legati dal colore verde e perpetuati nel tempo dal gorgo occulto che governa l’economia postmoderna: il loro ruolo sarà davvero il collante di una speranza capace di bucare le illusioni dello spaziotempo?
L’ebook è acquistabile qui e su altri store online al prezzo di 1,99€.
Come pesci rossi | FantasyMagazine
Su FantasyMagazine la segnalazione di Come pesci rossi, di Biagio Proietti, in uscita per la collana weird InnsMouth di DelosDigital, curata da Luigi Pachì:
Un uomo dalla vita normale è perseguitato da un incubo. Poi, un giorno, si trova di colpo catapultato in un altro mondo che sembra simile al suo ma che in realtà è del tutto diverso. In questo nuovo mondo affronta un versante di se stesso che prima non conosceva: la violenza.
Il fascino discreto della macchina di Turing, gran ritorno di Greg Egan | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la segnalazione di una nuova uscita per Greg Egan, edita da DelosDigital per la curatela di Sandro Pergameno: Il fascino discreto della macchina di Turing. La quarta:
Dan, il protagonista della storia, è un giovane australiano sposato e con una figlia piccola che viene licenziato in tronco dalla società dove lavora come consulente finanziario e addetto al recupero crediti. La società non gli offre nessuna spiegazione, nonostante l’ottimo lavoro da lui svolto nel corso del tempo. Dan sospetta che la ditta abbia dato in outsourcing il suo lavoro a qualche tipo di macchina o intelligenza artificiale.
Il giovane si guarda un po’ in giro alla ricerca di qualche lavoretto con cui sopravvivere e pagare le rate del mutuo della casa, ma riesce solo a scoprire che non è il solo a trovarsi in una situazione di questo genere. Quello che tuttavia non torna e lascia Dan assai perplesso sono le bizzarre soluzioni con cui molti amici si ritrovano a convivere, come ad esempio scrivere romanzi pornografici per un unico cliente, peraltro mai visto o conosciuto.Egan questa volta non offre una storia basata su complessi algoritmi matematici. Mostrandosi autore vario e multiforme racconta una ironica, intrigante versione del conflitto tra uomo e macchina, da sempre al centro dell’attenzione degli scrittori di fantascienza. A differenza dei futuri catastrofici spesso immaginati da autori come Harlan Ellison (Non ho bocca e devo urlare), delle rivolte dei robot o della dominazione da parte di computer ultrapotenti, Egan propone una visione riflessiva e in fondo più speranzosa delle problematiche causate dall’automazione nel mondo del lavoro e nella vita della razza umana. Questo Il fascino discreto della macchina di Turing (The Discrete Charm of the Turing Machine), uscito su Isaac Asimov SF Magazine nel 2017, è stato candidato al premio Locus e a tutti i più importanti riconoscimenti fantascientifici dell’anno.
Una conclusione: la quattordicesima uscita Strane Visioni Digital | HorrorMagazine
Su HorrorMagazine la segnalazione dell’uscita, per Edizioni Hypnos, di Una conclusione di Giulia Massini, nella collana Strane Visioni Digital a cura di Andrea Gibertoni. Ecco la sinossi:
Al risveglio da un pauroso incidente, per Silvia si aprono nuove strade, nuove porte. Una nuova vita. Ma sottili inquietudini si insinuano nella mente della protagonista, frammenti di un’esistenza che si credeva dimenticata per sempre ritornano per esigere quanto gli spetta, fino a giungere, inevitabilmente, a una conclusione.
Una conclusione, ultima uscita della prima serie di Strane Visioni Digital, offre l’ennesima testimonianza del talento di Giulia Massini, autrice già vincitrice del premio Hypnos.