Archivio per dicembre 23, 2014
23 dicembre 2014 alle 21:56 · Archiviato in Catarsi, Connettivismo, Creatività, Empatia, Energia, Fantastico, Letteratura, Surrealtà and tagged: Differenze quantiche, Emanuele Manco, Interrogazioni sul reale, J.R.R. Tolkien, Teoremi incalcolabili
Su FantasyMagazine di oggi due articoli che richiamano veementemente J.R.R. Tolkien. Il primo segnala una splendida mostra di fumetti ispirati alle opere del grande letterato inglese, che si terrà a Milano dal 24 gennaio al 22 marzo:
Grazie alla collaborazione dei più importanti collezionisti ed esperti, come la Società Tolkeniana Italiana, DAMA Collection, il Greisinger Museum, l’unico museo al mondo dedicato alla Terra di Mezzo, e Fermo Immagine — Museo del Manifesto Cinematografico i visitatori potranno avventurarsi in un viaggio unico che permetterà di scoprire come dalle parole si sia passati alle immagini: edizioni rare, dipinti, illustrazioni e tavole originali, fotografie, manifesti cinematografici, locandine, fotobuste, video, statue, action figures, videogames, giochi da tavolo, gadget, libri, fantastici plastici realizzati con migliaia di mattoncini LEGO e, per la prima volta in Italia, le tavole originali realizzate da Sua Maestà la Regina Margherita II di Danimarca nel 1977 per illustrare la prima edizione danese de Il Signore degli Anelli. E non solo…
Nel secondo articolo, Emanuele “Manex” Manco esplora le riflessioni sull’atto narrativo dal creatore della Terra di Mezzo e la sospensione dell’incredulità necessaria per tuffarsi sia nel mondo di Tolkien, ma soprattutto in qualsiasi opera fantastica:
La “sospensione dell’incredulità” è un paradigma che è stato enunciato nel 1816 dal poeta e studioso critico dell’opera scespirana, Samuel Taylor Coleridge nel volume Biographia Literaria. Essa implica la volontà del lettore (o spettatore nel caso teatrale) di ignorare i propri sensi, la ragione che gli dice che sta fruendo di un’opera di fantasia, sospendendo il senso critico, accettando l’opera per “vera”. Lo spettatore sa che quanto sta vedendo o leggendo ha un senso nel mondo che l’autore ha costruito, e solo in quello. Idealmente autore e lettore si stringono la mano sottoscrivendo il “patto” per il quale finché dura la lettura del libro, o lo spettacolo è messo in scena, tutto quello a cui si assiste è vero. Al di fuori di quel mondo fittizio le regole sono altre e lo sanno entrambi.
Oserei spingere ancor di più oltre il limite, accennando al fatto che la sospensione dell’incredulità può consistere anche nella catarsi completa nell’opera, il tuffo in un metamondo assolutamente reale e posto quantisticamente oltre, una vibrazione in grado di collassare direttamente nella nostra realtà; in altre parole, quel mondo esiste, e la sensibilità sciamanica dello scrittore può trasportare direttamente il lettore lì, nel pieno corpo magmatico catartico fantastico, ma anche vero.
23 dicembre 2014 alle 19:56 · Archiviato in Accadimenti, Creatività, Experimental, Kipple, Sociale and tagged: Federazione della Nazione Oscura Caotica, Festa, Lukha B. Kremo
[Letto su Nazione Oscura’s blog]
La simultanea celebrazione dell’anniversario del progetto della Nazione Oscura Caotica e del Connettivismo (già fatto notare nel post di ieri) è la conferma del continuo dialogo dei due progetti e del perfetto parallelismo. Così, dopo le parole di Sandro Battisti, abbiamo raggiunto il presidente della Nazione Oscura Caotica, attualmente a Gran Canaria, impegnato come Ambasciatore Caotico di Spagna e delle Terre Africane, per esprimere un analogo pensiero.
“L’ossessione per la continuità è necessaria per dare autentico significato a un progetto di ricerca in qualsiasi campo dello scibile. Fare ricerca è fondamentale nella scienza, come nell’arte e nello spiritualismo. Uno dei miei motti è “La meta è il viaggio”. La Nazione Oscura Caotica ha avuto vita continuativa per 10 anni, ogni anno è uscito un bollettino ufficiale, e negli ultimi 4 anni ha avuto un blog assiduamente aggiornato. Tra le fila di questo progetto ci sono diversi personaggi, ma vorrei ricordarne solo uno: il compianto Vittorio Curtoni, direttore della rivista Robot negli anni Settanta e poi nuovamente negli anni Duemila fino alla morte.
La continuità è però funzionale al traguardo: altrettanto importante, dopo la ri/cerca, è il ri/trovamento. Per questo amo il motto di Pablo Picasso “Io non cerco, trovo”. E per coniugare continuità e novità, ricerca e ritrovamento è necessaria la trasformazione. La Nazione Oscura Caotica si trasforma in Neorepubblica di Torriglia dopo i primi 5 anni di vita, per poi riassumere quest’anno il nome originario come Federazione che contiene sia la neorepubblica di Torriglia, che Livorno Città Aperta. Trasformazione nella continuità.
Ringrazio tutti quelli che hanno preso parte e prendono parte al progetto della Nazione Oscura. Veggenti più o meno consapevoli!
Non ringrazio tutti quelli che (anche in anni precedenti) hanno pensato che fossi pazzo, drogato, inaffidabile, amorale e probabilmente anche criptofascista. Larve!”
(Lukha B. Kremo)
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23 dicembre 2014 alle 17:56 · Archiviato in Accadimenti, Creatività, Empatia, Energia, Experimental, Fantastico, InnerSpace, Letteratura, Letture, NeXT-Station, Oscurità and tagged: Alex Tonelli, Festa, Francesco Trulli, Poesia
Su NeXTStation.org un altro intervento per festeggiare il decennale del Connettivismo: parliamo della poesia di Francesco Trulli – L’Universo Finito, a cura di Alex “Logos” Tonelli.
Versi dirompenti a avvolgenti, vi lascio all’antipasto qui sotto e vi invito a leggere l’articolo:
l’universo finito
mi sono permesso di bussare alla tua porta una volta di più
una volta ancora
una volta in più
mi sono osservato consumare
in balia di sussidi e ciotole di cibo secco
convinto che una seconda alba potesse di me
dipingere solo ornamenti
mi sono poi chiuso in gabbie sempre più strette
in stanze sempre più vuote
e dal fruscio delle cose ho ascoltato le sole apparenze
senza reagire alla curvatura dei pianeti
e ho sentito scricchiolare l’universo
collassare le vie parallele
udito la lava colare dai satelliti della parzialità
interi asteroidi scollati e disuniti
vibravano al cospetto
di fuochi e fatui riflessi
inconsistenti friabili
eppur poetici
ho dato ascolto allo scricchiolio della terra
immagazzinato i rumori lontani
e fissato il tempo nei quadri appesi
nelle cantine degli inascoltati
dove l’umiltà delle amanti si nasconde nell’ignoranza della strade
e ho consolato il crollo delle anime
giustificato il senso compromesso della spontaneità
creato equazioni impossibili
che potessero risolvere enigmi isterici
…e ho perso il suono incantevole del fiato leggero…
vedo
ora
le gocce cadere
scivolare lisce
scendere piano
posarsi lente
chiudersi amorfe
23 dicembre 2014 alle 14:57 · Archiviato in Mood, Sociale and tagged: Animalisti
[Letto su OggiScienza]
Sono passati solo pochi giorni dalla sentenza della Corte Suprema di New York che negava a Tommy, uno scimpanzé che vive in cattività da 26 anni, lo status di persona giuridica e, di conseguenza, il diritto alla libertà. Sono passati, dicevamo, solo pochi giorni e di nuovo si torna a parlare di diritti degli animali, in particolare dei primati. Poco dopo la sentenza americana, infatti, ne arriva una dai toni opposti dall’Argentina. Sandra, un orango di 28 anni che vive attualmente allo zoo di Buenos Aires è il primo animale a essere riconosciuto come “persona non-umana” da un tribunale.
Per i suoi diritti si è battuta l’associazione Afada (Association of Officials and Lawyers for Animal Rights) nella figura dell’avvocato Paul Buompadre. Analogamente a quanto fatto negli Stati Uniti dall’Organizzazione Nonhuman Right Project, il gruppo ha presentato domanda di habeas corpus per l’orango Sandra. Anche in questo caso, l’accusa nei confronti dello zoo argentino era di detenzione illegittima di una persona. L’orango, nato in Germania e trasferito in Argentina 20 anni fa, è sempre vissuto in cattività ma si chiede ora che venga liberato in un santuario per animali in virtù della sua somiglianza agli esseri umani.
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