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NeXT Hyper ObscureArchivio per febbraio 9, 2024
PINK FLOYD: “CHIT CHAT WITH OYSTERS” – INTERVISTA INEDITA DEL 1971 | PinkFloydItalia
Su PinkFloydItalia la segnalazione di un’intervista ai Floyd datata fine ’71, ritrovata integralmente da poco, in cui la band appare coesa e creativa come forse non lo è mai stata.
Un’intervista inedita del dicembre 1971 dei Pink Floyd allo Studio Europa Sonor in Francia è ora disponibile per la prima volta in versione integrale su YouTube. È stato necessario apportare solo alcuni ritocchi, tra cui il taglio di alcune riprese del Live at Pompeii a causa dei diritti d’autore. Un grande ringraziamento ad Adrian Maben e alla Cinémathèque Française per questa pubblicazione! Potete trovare il video originale di 52 minuti a questo link.
Adrian Maben ripercorre questa esperienza: “Sono riuscito a filmare questa sessione che testimonia la straordinaria complicità che esisteva all’epoca tra tutti i membri del gruppo. Si prendevano gioco di me, dei luoghi comuni dei giornalisti, del pubblico, della droga e di loro stessi. Erano i re dell’understatement, il loro umorismo secco era devastante, destabilizzante e spietato. Soprattutto quello di Roger Waters. Richard Wright, più discreto, si teneva un po’ in disparte rispetto agli altri. In seguito, acquisì il soprannome di “The Quiet One”. La giornata fu lunga. Per darsi forza, mandarono il “roadie”, Chris Adamson, a comprare qualche dozzina di ostriche e birra alla Brasserie Lorraine. Improvvisamente, il banchetto di ostriche divenne l’epicentro di una conversazione esilarante ed esplosiva. Parlarono e parlarono: Pompei, i computer che sostituiscono i musicisti (o meno), l’arrivo di David Gilmour dopo la partenza di Syd, le ostriche che attraversano i confini nazionali, la corale di Berlioz, i soldi e i metodi astuti che hanno inventato per smettere di litigare! Insomma, c’era un po’ di tutto per una mezza giornata di riprese. Bisogna capire che, all’epoca, i Pink Floyd non parlavano al pubblico, non rilasciavano interviste. Per loro i giornali erano privi di interesse, i giornalisti erano vecchi e non capivano nulla della loro musica. La pubblicità era inutile perché i loro concerti erano sempre esauriti, bastava il passaparola per riempire le sale. Questo documento semplice e divertente è unico. Le riprese non hanno richiesto molto editing e catturano lo spirito interiore della band di quattro persone. Tutto sommato, Pink Floyd: Live at Pompeii potrebbe essere proiettato dopo Chit Chat With Oysters, essendo l’uno la controparte dell’altro. Si tratta di un film, di un reportage o di mettere un disco in immagini? Quarant’anni dopo, ancora non lo so“.
Providence Press presenta “Il giardino di Pan” | HorrorMagazine
Su HorrorMagazine la segnalazione di “Il giardino di Pan”, racconti di Algernon Blackwood in uscita per ProvidencePress. La quarta:
Lo scopo di queste Storie della Natura è mostrare, per l’appunto, manifestazioni della personalità della Natura, o di parti della stessa, espressioni che hanno un’essenza speciale che esige rispetto dall’uomo. Tramite la dimostrazione del proprio intenso potere, e talvolta attraverso uno strumento umano, queste “incarnazioni” dello spirito di Pan (se vogliamo così definirle) obbligano l’involontario spettatore a fare i conti con la propria piccolezza e fragilità di fronte all’immensità di qualcosa di Superiore e, talvolta, inconoscibile.