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NeXT Hyper ObscureArchivio per giugno 4, 2024
Il palazzo di Daphne | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la segnalazione di un mio nuovo racconto uscito per la collana di DelosDigital L’orlo dell’Impero: Daphne Palace, cover di Ksenja Laginja. Il racconto è un altro tassello della miniserie “Nèfolm e dintorni”, vita nella capitale connettiva Nèfolm che si specchia nei quartieri di Costantinopoli; la quarta:
L’anziano postumano Miliox è uno dei funzionari più influenti dell’Impero Connettivo. Sottoposto di Sillax, plenipotenziario dell’imperatore Totka_II, vive dopo i suoi cicli di ringiovanimenti quantici nel Palazzo Daphne, una poderosa ala del palazzo imperiale di Nèfolm. Il suo tempo è una continua sperimentazione di quadri olografici in cui le componenti storiche, mitologiche e sociali determinano un volano di realtà sempre nuove, e dove il suo servo Arianey sembra aderire a continue modificazioni del suo ruolo; come intervengono Proserpina, Ade e Demetra nell’eterna lotta che il principio femminile ha sempre affrontato per non soccombere, e cosa ha davvero determinato la fondazione di Nèfolm?
Il libro digitale è scaricabile a 1,99€ cliccando sul DelosStore o sugli altri store online.
Confuso ed esausto
L’abbrivio si protende verso le tue dita, le tocca impercettibilmente poi le rivolta, le lascia deflagrare in un tornado quantico di possibilità, fino a renderti confuso ed esausto.
Editrix | FantasyMagazine
Su FantasyMagazine la segnalazione di Editrix, di Alberto Costantini, racconto uscito per la collana weird di DelosDigital diretta da Luigi Pachì. La quarta:
Quello che Tommaso chiedeva nelle sue preghiere alla Musa degli Scrittori Disperati era di arrivare a pubblicare almeno un libro, uno solo, tanto per far sapere al mondo che anche lui era esistito. Finalmente, un editore si mostra disposto a pubblicarlo; naturalmente, con qualche piccola correzione, per renderlo più appetibile. Senonché, mentre l’esordiente Tommaso si appresta a firmare il contratto, succede “qualcosa”.
Qualcosa che dà conto e ragione di alcune bizzarre “presenze”…
Una narrazione dal tono leggero, sospeso fra il serio e l’ironico.
Come un flash invisibile
La connessione appare instabile e relaziona istantanee come un flash invisibile, come un frame perso nella sequenza immaginifica senza fine.