HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per luglio 23, 2023
Racconti monchi
Nei racconti universali ritrovi la visione monomaniacale del continuum, incapace di rendersi aperta a influssi degli altri sistemi dimensionali – per quanto assurdi possano apparire.
Le mini recensioni di Horror Magazine – Il vento che soffia tra i mondi
Su HorrorMagazine Cesare Buttaboni recensisce Il vento che soffia tra i mondi, di Cristiano Fighera; eccone un estratto:
Sono sinceramente rimasto affascinato da questo racconto lungo. Dopo la morte della moglie, il protagonista vive un’esistenza triste e solitaria nella non meglio specificata città francese di “X”. Per cercare di rendere la sua esistenza più sopportabile, inizia a fare lunghe passeggiate per le vie di “X”. Si imbatte così in Rue D’Auseil – vicolo che ricorda La musica di Erich Zann di H. P. Lovecraft così come Il vicolo tenebroso di Jean Ray – da cui ha inizio un viaggio attraverso un labirinto di vie e vicoli caratterizzati da finestre chiuse e sbarrate, zone nascoste che vengono murate per celarne gli orrori e sacchi della spazzatura posti fuori dalle abitazioni da cui fuoriesce un liquame nero e viscido.
In questo modo l’uomo scopre una parte della città a lui sconosciuta, abitata da strani personaggi con cui è impossibile interloquire.Fighera ha il pregio di scrivere molto bene e di calare il lettore in un incubo a occhi aperti, sembra infatti di essere all’interno di un quadro surrealista o metafisico o tra le strade di una Parigi extradimensionale. Pagina dopo pagina, l’atmosfera diventa sempre più minacciosa e si avverte più vicina la presenza di un orrore che attende dormendo da secoli. Un incubo ricorrente che lo imprigiona in una finestra spazio-temporale ignota. E nel racconto non mancano certo bizzarrie e mostruosità in un ambiente che a tratti ricorda La maschera di Innsmouth.
Connettivisti
Come in una spavalderia da pochi spiccioli, abbiamo dissipato noi stessi in un profluvio di eventi e idee, esaltanti e profonde, in cui abbiamo annegato il nostro tempo.