Cercare di integrare le suggestioni letterarie con altre suggestioni, per esempio musicali e non, quindi, di diretto suggerimento dell’autore, è un fallimento, è fonte di distrazione e non di approfondimento. La tecnologia, nel caso linkato, si dimostra inutile; sarebbe invece necessario, per ricreare l’intera suggestione che ha ispirato lo scrittore (e quindi il regista, il musicista, e così via) riuscire a registrare l’intero processo cerebrale creativo che ha dato vita all’opera, comprensivo di umori, letture, musiche, rumori e qualsiasi altra fonte creativa avvenuta nella psiche del compositore. La tecnologia avvicinerebbe, così, più all’etereo che al postumano, pur essendo un prodotto che s’integra con l’uomo e quindi postumano per definizione: si verificherebbe una sorta di sublimazione, si passerebbe dall’umano direttamente all’inumano senza passare per stadi intermedi, dando la possibilità al Nulla di diventare senziente.
Lascia un commento