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NeXT Hyper ObscureArchivio per giugno 27, 2015
Sulla frontiera del cyberspazio | Fantascienza.com
Su Delos 172 un altro articolo di Giovanni De Matteo che scrive splendide parole di prefazione alla riedizione di Cyberworld, romanzo di quasi venti anni fa di Alessandro Vietti. Qui sotto, vi incollo un breve tratto, assai suggestivo ed esplicativo; vi invito, ovviamente, ad acquistare questa nuova edizione del libro, uscito per la Delos Books capitanata, fino a poco tempo fa, da Gianfranco Viviani che era il boss della Editrice Nord, editore della prima edizione di Cyberworld che vinse il Premio Cosmo, indetto dalla stessa Nord. Un bellissimo modo per ricordare anche Viviani, quindi.
Vietti sfrutta al massimo le premesse insite nello scenario e opera una piena smaterializzazione dello spazio del romanzo, che è interamente ambientato nella realtà virtuale del Cyberworld. Di contro, il tempo subisce una deformazione analoga: la trama si dipana su un intervallo di pochi giorni, in una corsa contro il tempo per sventare una macchinazione che rischia di sconvolgere i due mondi, quello reale e quello virtuale. Gli eventi si susseguono a ritmo serrato e grazie al gioco dei punti di vista congegnato dall’autore li vediamo svolgersi da angolazioni diverse, in una sorta di ralenti cinematografico, mentre il tempo collassa in un fermo immagine sull’alba di una nuova epoca, che già si annuncia “aliena” alle ingerenze degli uomini e forse anche indifferente alle sorti dell’umanità.
Senza far torto a Vietti, potremmo individuare nelle istanze di questo romanzo un’attitudine pre-connettivista. Il suo è un tentativo coraggioso di aprire una strada italiana alla nuova fantascienza che stava prendendo forma nel mondo anglosassone già a partire dal decennio precedente. Per questo Cyberworld rappresenta un romanzo-chiave per interpretare la sua epoca: nato da una stagione di transizione, ricca di potenzialità, è un’opera capace di anticipare con efficacia tematiche che in alcuni casi sarebbero state riprese solo a distanza di anni. Un romanzo – su un mondo senza ombre – la cui ombra si allunga fino a noi.
Samantha Cristoforetti, una di noi… | Fantascienza.com
Voglio copiare e incollare qui sotto, integralmente, l’editoriale che Carmine Treanni ha scritto per Delos 172. È assolutamente condivisibile, dal mio punto di vista, ciò che Carmine dice, e quindi vi lascio alle sue parole che sanno dire, molto meglio di me, ciò che penso su Samantha Cristoforetti, che vorrei salutare con affetto nel caso remoto mi stia leggendo.
Lo scorso 11 giugno, Samantha Cristoforetti è tornata sulla Terra. La prima astronauta italiana ha compiuto la sua missione nello spazio con ben due primati: il record europeo e quello femminile di permanenza nello spazio in un singolo volo (200 giorni). Il mondo dei social è letteralmente impazzita per AstroSamantha, grazie anche ai post su Facebook e ai tweet su Twitter che l’astronauta italiana ha postato per raccontare la sua missione, le sue emozioni nel vivere “là dove nessun comune” mortale arriverà (almeno per il momento).
Chi l’ha seguita sui social ha sicuramente scoperto la passione per la fantascienza di Samantha. Basta ricordar come, con un saluto vulcaniano, la Cristoforetti abbia salutato la scomparsa dell’attore Leonard Nimoy, ossia il mitico signor Spock della serie classica di Star Trek; o di come ha salutato la fine della missione, postando il tweet “Addio e grazie di tutto il pesce”, citando l’altrettanto mitico scrittore Douglas Adamas, autore della saga della Guida Galattica per gli autostoppisti. Cosa, quest’ultima, che ha mandato in tilt i giornalisti che non hanno capito la battuta. Ancora, Samantha ha citato il capitano Kathryn Janeway di Star Trek Voyager con la battuta “C’è del caffè in quella nebulosa”, con tanto di foto in cui la nostra astronauta appare con la divisa dell’equipaggio della serie di Star Trek.
Insomma, AstroSamantha ha più volte reso esplicita la sua passione per la fantascienza e non possiamo che esserle grata per aver portato un po’ di science fiction a un pubblico che ha un’idea approssimativa di un tipo di immaginario che ha tanti legami con la scienza, l’astronautica e la Nasa stessa.
Poco importa se qua e là, qualcuno sui social l’abbia definita esibizionista solo perché è stata ospite alla trasmissione Che tempo che fa di Fabio Fazio o perché si sia collegata con il Festival di Sanremo. La verità di fondo è che Samantha ha superato una selezione durissima per arrivare “fra le stelle”, ha studiato e lavorato tanto, con passione, abnegazione e tanti sacrifici. Non si può essere che orgogliosi se una nostra connazionale è arrivata ad un traguardo eccezionale: essere la prima donna italiana nello spazio.
Noi siamo doppiamente orgogliosi, perché Samantha è una di noi, un’appassionata di fantascienza, una che si diverte a sognare il futuro. E scusate se è poco…
Altrisogni: Roberto Bommarito, fantascienza e sentimenti per Altrisogni Vol.1
Segnalazione e intervista successiva a Roberto Bommarito, autore pluripremiato e articolista per Kippleblog. Roberto è ospite sull’antologia Altrisogni vol. 1, evoluzione della rivista, con il racconto Confusi:
Roberto, nato a Malta nel 1981, è scrittore e sceneggiatore e ha vinto diversi concorsi letterari di narrativa fantastica, tra cui i premi Robot, John W. Polidori e Short-Kipple. I suoi racconti sono inclusi in antologie di diversi editori e “Stasis”, primo racconto scritto in inglese, verrà pubblicato negli Stati Uniti dalla rivista online Daily Science Fiction.
Confusi è un’opera che, quando è giunta in redazione, ci ha colpito subito per l’atmosfera malinconica e disperata e per il modo in cui riesce a tratteggiare, con immagini vivide, una storia d’amore particolarmente contrastata. Vi consigliamo di leggerla su Altrisogni Vol.1, insieme ad altri 6 racconti inediti di vari autori (acquistabile su dbooks.it e su Amazon.it, al prezzo di 2,99 euro).
Ecco, invece, uno stralcio dell’intervista successiva: