Su AxisMundi un trattato complesso e articolato, sull’orlo della Filosofia, delle scienze esoteriche e della Fisica Relativistica, senza dimenticare la Precessione degli Equinozi, in cui si disquisisce sulle caratteristiche e qualità del Tempo, in relazione allo Spazio e alle nostre percezioni. Un estratto:
Il cono luce è uno schema semplificato per darci l’idea del tempo che scorre. Come tante clessidre comunicanti, i granelli di sabbia scorrono dal futuro (il cono in alto) al passato (il cono in basso), ma soltanto alcuni di loro passeranno per una determinata bocca. Tutti gli altri dovranno cadere attraverso altre bocche vicine, quindi non saranno correlati con i granelli caduti nelle altre bocche. Ogni granello è un evento, e nel momento in cui passa per la sua bocca, si realizza nel suo presente. Tutti i granelli che sono passati o passeranno per la bocca formano una serie temporale causale di eventi legati dalla “linea del mondo”, che ne segna l’evoluzione nello spaziotempo.
Il cono luce è un’immagine che ci aiuta a visualizzare il tempo, ma nello spazio va considerata tridimensionalmente. Le sue sezioni circolari sono onde di luce sferiche concentriche (la luce si propaga in tutte le direzioni) che si succedono per irraggiamento creando un ordine temporale. Ogni sfera di luce è la scena di un preciso istante, e la loro successione concentrica disegna la linea temporale e la posizione nello spazio di quel particolare evento, simile ad un rosario di perle.
Successione degli eventi lungo la linea del mondo. I punti sono eventi, la linea tratteggiata è la traiettoria dello spaziotempo dell’osservatore al centro. Più la linea è vicina al bordo del cono, più l’osservatore accelera alla velocità della luce.
Ogni corpo vive immerso nel tempo per il semplice fatto che ha massa. Con la teoria della relatività generale, Einstein comprende che la massa di un corpo curva lo spaziotempo attorno a sé, e questa curvatura è il campo gravitazionale. La luce viene curvata e trattenuta se passa vicino a un pianeta, un buco nero o un ammasso di galassie, e quindi lo stesso vale per il tempo. La gravità dilata il tempo. Si tratta della cronosfera graduale di quel corpo celeste, per cui più intensa è la curvatura, più il tempo viene rallentato, finché nel caso dell’orizzonte degli eventi di un corpo iper-massiccio come un buco nero, si ferma rispetto all’esterno.
Se con un’astronave circumnavigassimo il campo gravitazionale di un buco nero rotante, senza cadere nell’orizzonte degli eventi, un osservatore da fuori ci vedrebbe rallentati, e per noi il tempo scorrerebbe normalmente, anche se staremmo invecchiando di meno. Inoltre, se un campo gravitazionale è più forte di un altro, guadagneremmo tempo rispetto a quest’ultimo. Come ricorda Roberto Trotta, se visitassimo il Sole, guadagneremmo 66 secondi all’anno rispetto alla Terra, e come nel film Interstellar, potremmo in teoria spendere un’ora nel campo gravitazionale di un buco nero e scoprire che sulla Terra sono trascorsi sette anni, anche se in pratica verremmo schiacciati dalla gravità.
E’ interessante come molte teorie sul tempo, quasi tutte, ci riportino alla circolarità mentre noi ci ostiniamo a pensarlo come lineare!
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