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NeXT Hyper ObscureArchivio per luglio 24, 2023
Scompiglio
Lo scompiglio in cui sei è figlio delle distese anonime della tua psiche, vasti territori senza nome e senso che delineano lo spreco di cui sei l’attore principale.
La terra del cuore di Pierfrancesco Prosperi | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la segnalazione di Heartland, romanzo di Pierfrancesco Prosperi dall’intrigante quarta:
Una serie di fatti misteriosi in USA e in Europa (bombardamenti da parte di aerei invisibili, esplosioni inspiegabili, apparizioni di bombardieri e di carri armati fantasma) fa pensare che forze soprannaturali stiano attaccando l’umanità. Un agente speciale dell’FBI collega questi fenomeni con la sparizione di alcune antiche rune di bronzo, e si convince che la spiegazione vada cercata nel lato esoterico del nazismo, e nelle spedizioni inviate da Himmler in Tibet alla ricerca del mondo sotterraneo di Agarthi. In un crescendo drammatico l’agente scopre che le rune sono destinate a un rito diabolico e che per l’umanità è iniziato un terribile conto alla rovescia…
Tutto passa?
Scivolano via le parole, le idee, ciò che ti rende vivo ti appare come trascurabile e infine, o scegli di trascendere oppure, non hai altra scelta che morire.
YouTG.NET – Diecimila torri: la civiltà nuragica come un social network
Su YouTG un articolo di Arnaldo Pontis sul sistema interattivo dei nuraghi in Sardegna, una rete dalle molteplici valenze che intesseva l’isola in tempi remoti, dallo stupefacente sapore moderno; nello specifico, Arnaldo rivendica la paternità delle intuizioni web degli antichi, che posso suffragare perché quelle tesi le lessi in un suo PDF più di dieci anni fa. Ecco i dettagli:
Sul portale di NURNET – la rete dei nuraghi (LINK) è stata pubblicata di recente una notizia che parla dei risultati di una importante ricerca sui Nuraghi. Si tratta di uno studio portato avanti da Roberto Demontis, informatico e ricercatore, che ha implementato uno sviluppo di layer e tematismi GIS basato sui dati del Geoportale di mappatura e georeferenziazione dei nuraghi in Sardegna, creato dal CRS4 (LINK) in accordo con NURNET.
L’articolo, pubblicato su People and Nature (UNISS) e ripreso anche da diversi media, si basa sull’esame del luoghi di insediamento nuragico e sulla sovrapposizione di strati tematici della vegetazione, geologici e archeologici. Questo studio cerca di verificare la possibilità di visibilità e inter-visibilità di ogni nuraghe con i nuraghi ad esso vicini e ipotizza la capacità dei Sardi Nuragici di comunicare e scambiarsi informazioni attraverso una vera e propria “rete di comunicazione delle torri” per mezzo di una sorta di “telegrafo di Chappe” ante litteram. I risultati preliminari sui dati censiti attraverso il portale, dimostrerebbero che dalla sommità di circa il 94% dei nuraghi ancora esistenti si poteva essere in grado di “triangolare” e comunicare visivamente con altri nuraghe vicini entro un raggio di 5 km.Si sarebbe quindi di fronte alla dimostrazione scientifica di una teoria “rivoluzionaria” che potrebbe risolvere l’enigma su cui da tempo tanti archeologi si interrogano, ovvero quale sia stata la funzione e la necessità che ha portato i nostri antenati a costruire oltre 10mila nuraghi in Sardegna. L’articolo pubblicato su NurNet cita, allo scopo di far luce proprio su questo quesito irrisolto, varie fonti tra cui un altro interessante articolo intitolato “Dell’origine, funzione e utilizzo dei Nuraghi” scritto da Marco Chilosi sempre su NURNET nel 2018 (LINK) che a sua volta rimanda a diverse altre fonti.Tra le tante fonti citate però, a mio avviso, ne manca una. Un altro articolo che li precede praticamente tutti, essendo stato pubblicato oltre 12 anni or sono, che ipotizzava esattamente le stesse cose su cui CRS4 e Nurnet stanno lavorando oggi, spingendosi anche oltre.