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La nave dei folli, se l’arte ispira la narrativa | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la segnalazione di un’interessante antologia: La nave dei folli, ispirata a Hieronymus Bosch, in uscita per DelosDigital e con la curatela di Emiliano Maramonte (e Simonetta Olivo per un saggio su Bosch) che ha riunito grossi nomi dell’attuale fantastico italiano; la quarta:
Può l’arte ispirare l’arte? Può un dipinto ispirare un racconto? Questa domanda ha acceso una fiamma. La sfida era prendere spunto da un quadro famoso e trarne racconti che ne cogliessero lo spirito complessivo o soltanto alcuni dettagli. E fin qui tutto bello e affascinante. Ma come scegliere il quadro giusto? I membri del Collettivo Immaginario Fantastico, che hanno lavorato a questo libro, hanno messo ai voti. E ha prevalso La nave dei folli di Hieronymus Bosch.
Da quel momento è iniziata la seconda fase, nella quale gli autori partecipanti al progetto potevano trarre ispirazione nel modo che ritenevano opportuno, focalizzando l’attenzione su un personaggio della nave, un dettaglio o, più semplicemente, ispirandosi a ciò che l’opera, nel complesso, suggeriva loro. Ne è nato un mosaico narrativo sorprendente.
Esce l’antologia di Aa. Vv. “Dormono sulla collina”, tra Masters e De André | KippleBlog
[Letto su KippleBlog]
Esce oggi la raccolta di racconti Dormono sulla collina, ispirata all’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters e all’album Non al denaro non all’amore né al cielo di Fabrizio De André. Dodici autori del fantastico italiano si sono cimentati in una rilettura in chiave fantastica di questi due capolavori, in un viaggio attraverso vizi e virtù all’incrocio dei mondi. La copertina è di Ksenja Laginja.
SINOSSI
Comunque vada finiremo in polvere d’ossa.
Per sopravvivere alla morte ci ancoriamo al ricordo dei cari, alle foto sbiadite e a lapidi destinate a rimanere senza fiori.
Proiettiamo la nostra vita in quella degli altri, con la convinzione che qualcosa di noi si preservi.
Senza renderci conto quanto di noi spargiamo nella quotidianità.
Seminiamo frammenti di vita sotto forma di pixel, like e tag; il filo d’Arianna che abbiamo srotolato nei social, su internet, negli acquisti online e nei vocali è stato passato all’orditoio per plasmare un’anima post mortem.
Dormono sulla collina è un cimitero digitale in cui tutte le nostre tracce sono raccolte per dare vita a IA che ricalchino la nostra identità.
La morte trova un nuovo senso: non è più una fine, ma può essere un inizio.
Questa è la sfida raccolta e accettata dagli autori dell’antologia.
Il risultato ha soddisfatto i due curatori, Alessandro Napolitano e Fabio Aloisio: nove sfaccettature di vita e morte in chiave fantascientifica, fantastica e weird compongono l’antologia, e il risultato non poteva dare maggiore omaggio al lavoro di due artisti come Edgar Lee Masters e Fabrizio De André.
ESTRATTO – dalla prefazione dei curatori
I due curatori di questa antologia, oltre a essere appassionati di letteratura fantastica, sono follemente innamorati dell’ultimo poeta del Novecento italiano: Fabrizio De André.
La letteratura fantastica e Faber sono forse un connubio troppo audace da proporre a dei lettori attenti e preparati, ma date fiducia a questa breve prefazione.
Il 2021, anno di pandemia, privazioni e dolori, ha segnato il cinquantesimo anniversario di uno dei capolavori di De André, Non al denaro non all’amore né al cielo. Il concept album (probabilmente uno dei primi a essere pensati e prodotti in Italia) prendeva spunto dal libro di Lee Masters conosciuto con il titolo di Spoon River Anthology.
Lee Masters, autore americano del primo ‘900, maturò l’idea di affidare a 245 poesie presentate sotto forma di epitaffi, la vita degli abitanti del midwest americano. L’intuizione geniale avuta dall’autore fu proprio quella di rievocare la vita dei morti per bocca dei morti stessi. E in piena libertà di espressione.
Il successo di Spoon River fu tanto immediato quanto fragoroso, ma di fatto segnò anche la fine della vena poetica di Lee Masters, incapace da quel momento in poi di ripetersi artisticamente, fino a morire dimenticato e povero.
Finché, almeno per il mercato italiano, Fabrizio De André, nell’autunno del 1971 decise di ridare voce ai morti seguendo il principio che fu di Lee Masters: nove canzoni per nove esseri umani che raccontano senza filtri la propria vita, con pregi e difetti, ma in assoluta libertà di espressione perché dopotutto, i morti, non hanno più nulla da perdere e possono esprimersi come non hanno mai avuto il coraggio di fare da vivi.
1971 e 2021, cinquant’anni da uno dei tanti capolavori che Faber ha deciso di regalarci.
L’antologia che avete tra le mani ha l’obiettivo ambizioso di rileggere in chiave fantastica l’idea alla base di Spoon River e Non al denaro non all’amore né al cielo, affidando a dieci racconti di genere fantastico la voce di altrettanti defunti provenire da un futuro lontano.
Ascolterete i loro racconti, conoscerete i loro vizi e le loro virtù e scoprirete, forse, come il rapporto tra la società contemporanea e i propri defunti potrebbe radicalmente cambiare.
LA QUARTA
La rilettura in chiave fantastica dell’antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters e dell’album Non al denaro non all’amore né al cielo di Fabrizio De André affida a dieci racconti la voce di altrettanti defunti provenienti da un futuro lontano. Ascolterete i loro racconti, conoscerete i loro vizi e le loro virtù e scoprirete, forse, come il rapporto tra la società contemporanea e i propri defunti potrebbe radicalmente cambiare.
GLI AUTORI
Davide Del Popolo Riolo, Emiliano Maramonte, Maico Morellini, Lorenzo Davia e Fabio Aloisio, Alessandro Napolitano, Veronica De Simone e Axa Lydia Vallotto, Damiano Lotto, Simonetta Olivo, Roberto Furlani, Giovanna Repetto.
LA COLLANA
Avatar è la collana di Kipple Officina Libraria dedicata ai romanzi e grandi capolavori prettamente italiani del Fantastico e della SF, opere contraddistinte dalla cura meticolosa dei testi e dalle ampie visioni autoriali.
Il logo della collana sintetizza perfettamente il circolo del tempo, delle conoscenze, degli eventi nascosti; l’iperbole del Fantastico per spiccare il volo nella fantasia più sfrenata e meravigliosa.
Aa. Vv., Dormono sulla collina
Copertina di Ksenja Laginja
Kipple Officina Libraria – Collana Avatar
Formato cartaceo – Pag. 192 – 15.00€ – ISBN 978-88-32179-78-1
Formato ePub – Pag. 183 – 3.99€ – ISBN 978-88-32179-79-8
Link:
- su Kipple Officina Libraria: https://shorturl.at/dowCQ
- su Amazon: https://shorturl.at/biwA5
Cover reveal di “Dormono sulla collina” | KippleBlog
[Letto su KippleBlog]
«Dormono sulla collina. Tra Masters e De André», a cura di Alessandro Napolitano e Fabio Aloisio, cover di Ksenja Laginja.
La rilettura in chiave fantastica dell’antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters e dell’album Non al denaro non all’amore né al cielo di Fabrizio De André.
Racconti di: Davide Del Popolo Riolo, Emiliano Maramonte, Maico Morellini, Lorenzo Davia, Alessandro Napolitano, Fabio Aloisio, Veronica De Simone, Axa Lydia Vallotto, Damiano Lotto, Simonetta Olivo, Roberto Furlani, Giovanna Repetto.
In uscita il 4/09 su www.kipple.it e nei principali store online