Non conoscevo quest’autrice, questo volume, questa saga incipiente. Ma ha premesse folgoranti per me che ho basato la saga dell’Impero connettivo anche sulle suggestioni sumere, di Zecharia Sitchin e dei Nephilim. Parlo di Saga del Dio Enki – Oro, scritto da Stefania Casamichele, recensita su AndromedaSF.
Il comandante Ea e la sua squadra approdano sul settimo pianeta alla ricerca esasperata dell’oro per la salvezza dell’ecosistema di Nibiru. La scriba Ensubsar viene prelevato, stordito e presentato al cospetto del Dio Enki affinché trascriva le sue parole per i posteri. La giovane Adel sogna, in un giorno di pioggia, un misterioso personaggio che l’accompagnerà per il resto della sua vita. Dopo il grande successo de ” Il pianeta degli Dei” il professor Sitchin è stato invitato ad una trasmissione televisiva per esporre le sue originali teorie creazionistiche. Quattro personaggi, quattro storie avvincenti ambientate in epoche diverse, condurranno il lettore in un viaggio spazio- temporale per giungere sino alla creazione del Lulu, un ibrido creato attraverso un intervento di ingegneria genetica per dispensare gli Antichi Astronauti dal faticoso lavoro di estrazione dell’oro.
La lettura di questa felice miscela romanzata, tra Fantascienza e Narrativa Moderna (la prima di una serie, mi sembra di aver capito, dato il finale aperto) è stata per me un’esperienza piacevole e simpatica, nel vedere mentalmente le vicende dei protagonisti di un paleocontatto provenienti dal fantomatico “Pianeta X”, come in una sorta di film onirico. Fantomatico non perché non esista, ma per il semplice motivo che non ha ancora ricevuto l’imprimatur ufficiale della Comunità Scientica mondiale, nonostante già sussistano parecchi indizi, sia astronomici (vedi le ricerche di un Van Flandern), sia ipotetico probabilistici (come le simulazioni elaborate al computer dall’astronomo David Nesvorny su un gigantesco pianeta “ordinatore” del nostro Sistema Solare), per non parlare delle ricerche in campo archeologico/mitologico.
Ho trovato simpatico il percorso narrativo che si alterna su tre scenari diversi l’uno dall’altro, ma accomunati da un elemento comune: “Coloro che dal Cielo scesero sulla Terra”.
Mentre nel primo si svolgono le vicende di quel “tenerone” di Padre Enki che, come un capitano Kirk ante-litteram, atterra, o meglio, ammara sul nostro pianeta in seguito ad un messaggio lanciato da un parente che lo ha preceduto, e scopre che questa lontana palla di acqua e roccia contiene nelle sue profondità qualcosa di tanto prezioso quanto estremamente raro: l’oro.
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