L’eccellente LuciusEstruscus recensisce qui un film recentemente uscito che io, devo ammettere, non ho nemmeno sentito nominare: Animali notturni. Un breve estratto dalla rece:
La ricca e smorfiosa Susan Morrow (la gelida Amy Adams) ha tutto ciò che l’americano medio considera “di successo”: una enorme casa fredda ed inospitale, soldi da buttar via in cose brutte che altri definiscono belle e un marito bello e ricco, che ovviamente la ignora per correre la cavallina. Insomma, Susan è una donna “arrivata”. Ma non è sempre stata così.
Un tempo Susan aveva dei sogni normali ed amava un uomo normale, cioè povero ma ricco di difetti, un uomo che tutti non hanno mai esitato a definire “fallito”: Edward Sheffield (il sempre bravo Jake Gyllenhaal).
Sposare quest’uomo è un errore e la madre di Susan la mette in guardia… quindi lei lo sposa. E ovviamente va male: la frustrazione per un romanzo che non riesce a scrivere rende Edward amaro e alla fine la coppia scoppia. Ora, da 15 anni, Susan vive la vita giusta per lei e considera l’ex marito uno sgradevole ricordo.
Finché un giorno riceve un manoscritto: finalmente Edward ha scritto il suo romanzo e glielo fa leggere in anteprima.
Un romanzo intitolato “Animali notturni“.Nel romanzo originale di Wright abbiamo due titoli, nel film invece è uno solo. Apparentemente il film si intitola come il manoscritto di Edward perché è questo il protagonista della storia, ma suggerisco un’altra interpretazione: la scelta del regista-autore è quella di mettere subito in chiaro che è tutto un gioco metanarrativo, che è una storia che parla di una storia che parla di se stessa.
Perché quando Susan inizia a leggere il manoscritto… scopre che i protagonisti sono lei ed Edward, anche se con un altro nome. Sono Tony e Susan…Noi non vediamo mai Edward, non sappiamo chi sia oggi, dopo 15 anni dalla separazione con Susan: ciò che noi spettatori vediamo è Tony, il personaggio scritto da Edward, che ha la sua faccia e apparentemente vive le stesse situazioni. Ma ben presto un evento di forte impatto – che non rivelo – fa capire chiaramente che le due vite letterarie non sono più uguali. Qualcosa è successo, qualcosa è esploso, qualcosa si è rotto… e la vita di Tony e Susan nel manoscritto non corrisponde più a quella “vera”.
Grazie della condivisione: magari è una interpretazione troppo personale quella che do del film, ma gli indizi ci sono tutti ^_^
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