HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per ottobre 13, 2011
Crono
Attraverso manipolazioni estreme riconosco i volti, le movenze, le esasperazioni di popolazioni del passato. Entro ed esco dal regime quantistico, vi sono sempre invischiato, osservo e così sconvolgo gli eventi: sono il tempo stesso.
Kirlian Camera – Vienna
In attesa che ogni evento di trasformi nell’esaltazione assoluta della percezione…
Io sono olografia
Strisciando nella notte
microesplosioni di consapevolezza illuminano la mia psiche
mentre il suolo e il suono si confondono
io sono un brandello di Nulla senziente.
∂| ThrillerMagazine | Underwolds: sette “echi dal lato oscuro” per Alan D. Altieri
Intervista a Sergio “Alan D.” Altieri su ThrillerMagazine.it, in concomitanza con l’uscita di una sua raccolta di racconti, Underworlds: echi dal lato oscuro.
Ecco un passo dello scambio di battute:
Seppur con parole e modi differenti, svariati tra tuoi recensori, intervistatori e lettori (chi scrive compreso), hanno in vari modo sottolineato una qualche forma di lirismo, certo duro e greve, ruvido e tagliente, amaro e apocalittico, cupo, ma non per questo sempre privo di speranza. Un narratore, dunque, ma che attraverso uno stile decisamente personale e l’impronta altamente visiva, nonché la cadenza data da immagini, iperboli e parole-chiave reiterate come rime roventi, diventa (forse suo malgrado) anche un moderno poeta maledetto, oltre che un autore che tempra il suo acciaio narrativo sia nella vasca dell’escapismo che in quella dell’impegno (i contenuti sono sempre forti, profondamente umani), con tutto ciò che questa scelta di campo comporta. Certo, i significati che comunemente si danno a sostantivi come poesia e lirismo potrebbero suonare incongrui con quello che è stato definito, non a torto: “il Maestro italiano dell’apocalisse”, “più americano degli scrittori italiani” e un “insuperabile autore di tecno thriller”. Ma solo di primo acchito… Vuoi/puoi toglierci la curiosità di dirci come le vivi tu queste definizioni del tuo lavoro?
Non posso che esserne lusingato. Al tempo stesso, preferisco rifuggire da termini quali “maestro”, “insuperabile”, etc.
Quello che m’interessa è raccontare storie e porre domande, pur senza necessariamente dare risposte. Quello che conta è fare sì che il lettore voglia “vedere come va a finire”.
Più che di “poetica” — anche se sono ben contento della qualifica “maledetta” — in alcuni dei miei testi, preferisco parlare di stile, il quale deve essere congruente con la storia che racconto.
In ogni caso, prima di qualsiasi cosa, viene la narrazione.
Doctorow e Stross per la Singolarità ∂ Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la notizia di una collaborazione esplosiva: tra Cory Doctorow e Charles Stross.
Il prossimo anno i due autori post-cyberpunk ma non solo usciranno con un romanzo ambientato nella post-singolarità. Fantascienza.com ci fornisce qualche dettaglio al riguardo:
The Rapture of the Nerds, titolo che riprende l’espressione coniata dallo scrittore Ken MacLeod per definire l’impossibilità della teoria della singolarità (si può tradurre come “l’estasi dei nerd”). Il romanzo è stato appena terminato ed è già nelle mani dello storico editore di Doctorow, Tor Books (mentre Stross ha pubblicato quasi sempre con Ace Books), che lo farà uscire sul mercato americano nel settembre 2012.
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- Anno Domini 02061 – 02561, Charles Stross and Network Security (infosecurity.us)
- What is Rule 34, you ask. Let Charles Stross explain (guardian.co.uk)