Su L’Indiscreto un interessante articolo che prova ad analizzare, storicamente, le cause del conflitto in Ucraina, scavando nel passato e formulando alcuni avvenimenti che illuminano parecchio; il resto è non detto, però la lettura integrale dell’articolo rimane obbligatoria.
L’Ucraina è una nazione che ha la stessa origine della Russia, ma che si è trovata storicamente smembrata fra la Polonia, l’Impero austriaco e la Russia zarista, che alla fine la integrò in gran parte. Essa ha mantenuto la propria lingua, affine al russo, e, come in altre nazioni asservite, nel diciannovesimo secolo alcuni intellettuali vi suscitarono una corrente indipendentista.
Durante i disordini e le guerre che seguirono la Rivoluzione d’ottobre, l’Ucraina, sotto la guida dell’anarchico Machno, proclamò la propria indipendenza, ma fu conquistata dai bolscevichi e incorporata nell’URSS.
L’URSS lasciò che esprimesse la sua lingua e il suo folklore, ma vi represse ogni velleità di autonomia. La ricca terra d’Ucraina fu la principale vittima della kolchozificazione forzata, della deportazione in massa dei kulaki e soprattutto della gigantesca carestia del 1931. Da qui, un enorme risentimento nei confronti della Russia, cosa che spiega gli applausi, filmati dai nazisti, di una parte degli abitanti di Kiev all’arrivo della Wehrmacht.Ma la cosa più grave fu che il movimento indipendentista ucraino, esiliato in Germania, si era legato al potere nazista sotto la direzione di Bandera, e poi cooperò con la Wehrmacht nell’invasione dell’Ucraina e nella sua occupazione. Costituì un’amministrazione agli ordini dei nazisti e partecipò alle vessazioni perpetrate dall’occupante, compreso il massacro degli ebrei. Vasilij Grossman espresse il suo dolore quando, alla liberazione dell’Ucraina dai nazisti, apprese che sua madre era stata uccisa dagli ucraini. Come riporta Serge Klarsfeld, il motto dei nazionalisti ucraini di Bandera collaboratori dei nazisti, affisso per le strade di Kiev nel 1941, era: “I tuoi nemici sono la Russia, la Polonia e i giudei”. Nel 1941, sotto l’occupazione della Wehrmacht, Bandera proclamò anche una “Repubblica ucraina indipendente”. Ci furono coinvolgimenti militari di ucraini nella “Legione ucraina” che appoggiava le truppe di occupazione naziste; l’UPA (Armata insurrezionale ucraina) continuò dopo la guerra a combattere l’Armata Rossa, fino al proprio annientamento nel 1954. Bisogna però d’altra parte dire che migliaia di ucraini si arruolarono come partigiani contro l’occupante tedesco.
Così, si comprende come i volontari stranieri che nel 2022 si arruolano per l’Ucraina siano di due tipi: il primo animato dall’ideale democratico, il secondo dall’ideale fascista.Con la sua situazione geopolitica strategica vicina alla Russia e il suo patrimonio economico, l’Ucraina è una preda importante, tanto per la Russia putiniana che conserva il sogno di ricostituire l’Impero slavo, quanto per gli Stati Uniti che insedierebbero cosi la NATO alle frontiere occidentali della Russia. Di fatto, l’Ucraina è la posta in gioco di due volontà imperiali, l’una che vuole salvaguardare il proprio dominio sul mondo slavo e proteggersi da una nazione vicina sotto l’influenza degli Stati Uniti, l’altra che mira a integrare l’Ucraina nell’Occidente e a togliere alla Russia il titolo di superpotenza mondiale. Gli Stati Uniti, indebolendo permanentemente la Russia per interposta Ucraina, eliminerebbero uno degli ostacoli al mantenimento della propria egemonia planetaria (l’altro ostacolo è la Cina).
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