Su HorrorMagazine la recensione di Cesare Buttaboni al numero 13 di Zothique, dedicato interamente a Thomas Ligotti; un estratto:
Il nuovo numero della rivista Zothique, dedicato allo scrittore horror di culto Thomas Ligotti, ha tutte le caratteristiche per diventare un oggetto da collezione da custodire gelosamente.
Ligotti, da qualche critico considerato l’erede di Poe e Lovecraft, non è sicuramente un autore facile e, ultimamente, è stato oggetto di accese critiche riguardo il suo nichilismo estremo. E sicuramente il suo horror nichilista non è adatto a tutti i palati, ma certo siamo in presenza di una voce originale che meritava sicuramente di essere approfondita. Il volume è quindi imperdibile per i fan dello scrittore di Detroit.Troviamo molto suo materiale, fra cui le poesie provenienti dalla leggendaria antologia Death Poems (pubblicata per la prima volta dalla Durtro di David Tibet in sole 333 copie) e qui tradotte da Pietro Guarriello. Si tratta di poesie in cui traspare l’essenza del suo nichilismo anche se non manca, in alcuni casi, una certa ironia macabra come in Genetliaco. L’impressione è quella di leggere una Spoon River scritta da un Edgar Lee Masters in acido.
In definitiva siamo di fronte a un volume monografico che fin d’ora risulta indispensabile per comprendere il genio di questo autore.
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