Il nuovo romanzo di Giovanni “Kosmos” Agnoloni, Partita di anime, è uno spin-off del fortunato Sentieri di notte, usciti entrambi sotto l’egida di Galaad Edizioni.
Per chi ha già letto il predecessore, è straniante trovarsi in un mondo che ha ben poco dell’afflato tecnologico del primo romanzo: qui si respira un’aria nettamente più umana, almeno sembra, un noir introspettivo che si snoda tra le vie di Amsterdam alla ricerca dell’autore di un omicidio. Fin qui nulla di particolare, ma l’elemento quantistico, così caro alla poetica del Connettivismo di cui Giovanni ne è un valido interprete e animatore, emerge prepotentemente dalla trama, macchiando la storia di Partita di anime di nuove immagini, suggestioni, estensioni che si collocano nell’alveo del nuovo obiettivo che i connettivisti si sono posti: portare i germi della loro prosa nel campo del cosiddetto mainstream, la letteratura non di genere, non Fantastica.
Un bellissimo senso di pastosità, di poesia decisa e sapida, si posa sul palato e lascia il suo retrogusto ben presente dopo la lettura, uno splendido centro di Agnoloni che ci consegna una chicca particolare e innovativa, sentirsi avvolti dalle sovrapposizioni dei path energetici che vibrano nelle nostre vite.
Grazie di cuore, Sandro!
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