HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per gennaio 27, 2018
Rivendicazione
Sì, sei soltanto una richiesta immemore dei miei istinti, non per questo puoi bussare continuamente alla mia attenzione per richiedere il fio, non per questo hai diritto di vampirizzare la mia speciale vibrazione quantica.
Povere definizioni
Ho ascoltato cos’hai da dirmi, e mi rimangono soltanto pochi istanti per dirti che tu non sei nemmeno un simulacro cui prestar ascolto; per questo, ti lascio andare nel mare dei ghiacci, senza rimpianti, senza cercare altro che scarne definizioni di povera umanità.
Trasmigrare
Respiro ogni perfezione delle note, lasciandomi andare a una catarsi che da musicale diviene dell’anima. Trasmigro lì, nei suoni.
Traiano, la vita straordinaria di un imperatore | Aquinum
Su Aquinum un vasto ritratto di Traiano, l’imperatore che ha segnato col suo principato la più vasta estensione dello Stato romano. Era nato da un’antica famiglia (non per questo nobile) emigrata da Todi a Italica, in Spagna, e fu uno dei più potenti e abili, sagaci e giusti regnanti che Roma abbia mai visto. Morì nell’agosto del 117 d.C., a lui succedette Adriano, un gradino sotto la magnificenza del predecessore. Un estratto dall’articolo:
La sua ascesa alla dignità regale fu un evento di grande rilievo nella storia romana. Con lui si affermò il principio che la successione nel potere imperiale dovesse essere conferita al più degno, per una libera scelta del legittimo detentore formalmente perfezionata con l’adozione. L’attenta applicazione di questo criterio nel corso del II secolo favorì un periodo di eccezionale splendore per l’impero, dissimulando o ritardando i fattori delle crisi future. La pubblicistica e la storiografia antiche si mostrano consapevoli della svolta che il principato di Traiano rappresentava e riservarono al personaggio apprezzamenti in genere molto positivi i cui echi si dilatarono ampiamente nella tradizione più tarda. Esse contribuiranno a consolidare la fama di Traiano come di un eccellente condottiero, e a far ricordare il suo principato come il più “glorioso” dell’intera storia romana.
Da notare che con lui cominciò l’esternalizzazione degli imperatori: non era più richiesto non solo essere di Roma, ma nemmeno nati in Italia. Eppure il suo principato fu uno dei più grandi: non vi fa pensare ciò?