HyperHouse

NeXT Hyper Obscure

Archivio per Saturnali

Fields Of The Nephilim – Chord Of Souls (live) Manchester Ritz 16/12/2022


Due giorni fa. L’energia buia del solstizio richiede la festa dei Saturnali.

Festa buia


Siamo ormai entrati nei Saturnali. Che sia un felice periodo, la festa continua fino a tre giorni dopo il solstizio buio.

Tra l’altro, ho appena concluso la stesura per i tipi di DelosDigital di “Nèfolm e dintorni”, il decalogo, quasi un anno e mezzo di lavori: sono molto, molto soddisfatto.

Arturo Reghini: “Il mito di Saturno nella Tradizione Occidentale” – A X I S ✵ m u n d i


Su AxisMundi alcune – corpose – note sul mito di Saturno nell’epoca antica, nell’area laziale, e le sue interazioni con la mitologia e sacralità del resto del mondo di allora, prese dal saggio di quasi un secolo fa di Arturo Reghini: Sulla Tradizione Occidentale. L’incipit:

Tutti conoscono la tradizione greco-latina delle quattro età; in ordine cronologico l’età dell’oro, dell’argento, del bronzo e del ferro. La più antica, l’età aurea, era stata la più bella, l’età beata, rimpianta e cantata dai poeti, ed il mondo era andato dopo d’allora peggiorando continuamente. La tradizione latina identificava quel tempo felice con i «Saturnia regna» (Virgilio, Aen., IV, 6; VI, 41; I XI, 252) perché la tradizione raccontava che Saturno, spodestato da Giove ed espulso dal cielo (Ovidio, Fast., I, 292), era approdato in Italia rifugiandosi e nascondendosi nel Lazio, dove Giano, re d’Italia, lo ricevette e regnò con lui durante l’età dell’oro. Egli dette il nome all’Italia, detta appunto Saturnia Tellus (Virgilio, Aen., VIII, 329; I, 569; Geo., II, 173; Ovidio, Fast., I, 232; Macrobio, I, 7; Festo, ed. Teubner, p. 430); e Dionigi di Alicarnasso (Antiq. Rom., I, 34) dice che «tutta l’Italia era sacra a questo nume e dagli abitanti (incolis) veniva chiamata Saturnia come si trova dichiarato nei carmi sibillini e anche in altri oracoli resi dagli dèi».
Gli Antichi dicevano che anche il Lazio era così chiamato perché Saturno vi si era nascosto (latere, Virgilio, Aen., VII, 322; Ovidio, Fast., I, 232). L’etimologia corretta è probabilmente da latum, ampio, lato; ma le etimologie errate degli Antichi hanno pur sempre grande importanza, perché non sono arbitrarie ma son volte a confermare eventi e fatti connessi alla cosa. Su di essa ritorneremo. Tornando a Saturno, egli si stabili ai piedi del Campidoglio, detto per questo motivo (Festo, p. 430) Saturnius mons; ivi sorgeva difatti il suo tempio, uno dei più antichi di Roma. Il primo modesto santuario gli era stato ivi dedicato da Tullo Ostilio, nell’occasione dell’istituzione dei «Saturnalia»; Tarquinio concepì il progetto di sostituirlo con un tempio, e la repubblica due o quattro anni dopo la caduta del tiranno lo costruì in effetti nel posto prescelto dedicandolo a Saturno. Fu restaurato ai tempi di Augusto e ne rimangono tuttora otto imponenti colonne ioniche. La leggenda diceva che tale ara sul colle capitolino gli era stata dedicata prima della guerra troiana (Festo, p. 430); e che sulla collina sabina del Campidoglio si elevava una città di Saturno (Dionigi di Alic., I, 34; VI, I, 4).

Agli abitanti del Lazio, Saturno insegnò l’agricoltura e l’arte della navigazione; la leggenda raccontava che alla fine egli era subitamente svanito dalla terra (Macrobio, Sat., I, 7). Si parlava anche, in Roma, di un’antica popolazione saturnia che avrebbe abitato la campagna e la città; e di coloro i quali, rimasti fedeli agli antichi costumi, vivevano della coltura dei campi, si diceva che erano rimasti i soli della razza del re Saturno (Varrone, R. R. 3, 5). Questi, in breve, i caratteri salienti della leggenda, dell’arrivo, del rifugio, del regno, dell’apoteosi e dell’insegnamento di Saturno in Italia.

Questa leggenda latina di Saturno si connette alla dottrina tradizionale dei «cicli» e soltanto con l’esistenza di una dottrina tradizionale originaria si può plausibilmente spiegare la concordanza evidente tra le quattro età della tradizione classica ed i quattro Yuga della tradizione indù. La leggenda, collegando l’aureo (Virgilio, Eg., II, 538) Saturno all’età aurea, fa risalire allo stesso tempo arcaico il suo insegnamento, e ci dice che Saturno col suo insegnamento si nascose nel Lazio. L’insegnamento di Saturno si collega dunque alla «tradizione primordiale»; trovato un rifugio nel Lazio, viene quivi occultamente trasmesso. La morale della favola dal nostro punto di vista è questa: la tradizione della Sapienza romana deriva da quella primordiale dell’età aurea, ed esiste occultamente nel Lazio.

 

Di Solstizi e Apocalissi: di Saturno e dell’Età dell’Oro – A X I S m u n d i


Su AxisMundi un post molto interessante sulle “Annotazioni solstiziali e “apocalittiche” sulla celebrazione del Natale e sulla fine dell’Anno, sulla dottrina arcaica delle “porte” del Cosmo e dell’Anno e sull’escatologia dell’antica Religione Siderale, passando dalla tradizione greco-romana a quella induista a quella cristiana”, sulle congiunzioni astrali e delle energie cosmiche solstiziali che hanno determinato la spiritualità degli umani nel corso delle epoche, innestando l’inesplicabile fin dai tempi più remoti.
Alcuni estratti:

La toponomastica di Roma ancora ricorda il mitico doppio regno: Giano, dalla sua dimora sul Mons Ianiculus, e quella del suo benevolo ospite Saturno, Mons Saturnius, e che in futuro sarebbe stato conosciuto col nome di Campidoglio. Nella pittura rinascimentale, il topos dell’Età dell’Oro è rappresentato come un giardino in cui uomini e donne nudi danzano attorno alla fonte della giovinezza eterna, la fonte dell’ambrosia, che tutti nutre senza diseguaglianze e liberi da malattie. Forse memori di questo, la pantomima della felicità – ormai lontana – era celebrata con i Saturnalia che si svolgevano a Roma dal 17 dicembre per alcuni giorni, presumibilmente fino al solstizio, in cui i ruoli sociali erano invertiti o aboliti, come un breve e fugace assaggio dell’età felice forse, ma anche come uno scherzo irrimediabilmente malinconico dell’ebbrezza, in cui un servo poteva per un giorno diventare “re”, e poi ogni cosa sarebbe ritornata al suo posto. Il tempio di Saturno, dove era custodito il prezioso erario dello stato, si richiudeva, e la statua, cosparsa d’olio, veniva avvolta in strette bende di lana, perché non potesse oltre manifestare quella liberalità che gli era concessa solo nei periodi a lui dedicati. E le sue porte si chiudevano fino all’anno venturo.

Fermo è il cielo della Nascita del Sole, si fermano il cielo e la terra nella notte di Natale, secondo il racconto del Protovangelo di Giacomo. Giuseppe si aggira per le campagne in cerca di una levatrice, ci sono pastori accampati in giro che vegliano le greggi, è periodo sicuramente non invernale, ma il suo significato è immutato. È mezzanotte, quando il ciclo del giorno raggiunge un culmine che segna il nuovo inizio, come un solstizio. «E io Giuseppe stavo camminando, ed ecco che non camminavo più. Guardai per aria e vidi che l’aria stava come attonita, guardai la volta del cielo e la vidi immobile, e gli uccelli del cielo erano fermi. Guardai a terra e vidi una scodella e alcuni operai sdraiati attorno, con le mani nella scodella: e quelli che stavano masticando non masticavano più, e quelli che stavano portando alla bocca non portavano più, ma i visi di tutti erano rivolti in alto. Ed ecco delle pecore erano condotte al pascolo e non camminavano, ma stavano ferme, e il pastore alzava la mano per percuoterle col bastone, e la sua mano restava per aria. Guardai alla corrente del fiume e vidi che i capretti tenevano il muso appoggiato e non bevevano; e insomma tutte le cose, in un momento, furono distolte dal loro corso». I pastori, il cui mestiere è sorvegliare e vegliare, assistono dunque al prodigio, che nel cielo buio di allora si manifesta in tutta la sua potenza.

Nelle celebrazioni di Mitra, la prima esponeva la nascita dalla Pietra, che coincideva con il Solstizio invernale, mentre una seconda celebrazione, dodici giorni dopo (come dopo un anno simbolico) accadeva il 6 gennaio, nella ricorrenza della nascita di Aion. Queste due “nascite” rappresentavano le due modalità in cui era concepito Mitra, quale Signore del Tempo. Secondo alcuni autori, la prima nascita era intesa come il ciclo temporale, riferito all’avvicendarsi dell’anno, e la seconda in riferimento al Tempo Infinito. Oppure, per dirlo con le parole di Platone: «Il Tempo (Cronos) era l’immagine in movimento dell’Eternità perfetta (Aion)». Iconograficamente lo troviamo raffigurato come un ragazzo con la testa leonina, con uno scettro, una chiave ed un fulmine tra le mani, avvolto da un serpente che intorno al suo corpo compie sette giri e mezzo, corrispondenti alle sfere celesti.

Saturnali nei bellissimi gesti psichici


Nei Saturnali a lisciare l’energia, potente, bellissima, un oscuro momento di deflagrazione psichica.

Statue


I resti di un Saturnale al Lupercalia.

L’iniziazione sciamanica e le vie dell’Aldilà nella tradizione nordamericana – A X I S m u n d i


Su AxisMundi l’analisi di un mondo sciamanico che continua a sopravvivere, nei rivoli del non visto e del non sentito, tra le anime del nostro mondo trascendentale, sviluppando i germi di un’ascesi che non muore mai.

È risaputo come nella tradizione europea il periodo dell’anno della cosiddetta “crisi invernale”, che va indicativamente dall’inizio di novembre (Samhain/Halloween/Festa dei morti) a gennaio/febbraio, si contraddistingua per una serie di credenze e riti che hanno a che fare con l’Altro Mondo e l’iniziazione. Che si analizzino i Saturnali romani, le cerimonie celtiche o la Yule dei Norreni, oltre a una serie di rituali deambulatori che sono rimasti in vita nel periodo medievale per arrivare fino a noi (Calusari romeni, Krampus austriaci, ecc.), i topòi ricorrenti di questo periodo dell’anno sono sempre i medesimi: regresso momentaneo, in attesa dell’inizio dell’anno nuovo, ad una situazione di caos e di indeterminazione; confusione dei ruoli sociali; contatti tra il mondo dei morti e quello dei vivi; complesso cultuale “del visitatore”; iniziazione dei giovani alle confraternite segrete; processioni e danze con maschere che impersonificano i demoni e gli spiriti dei defunti, e via dicendo.

Meno conosciuto è il fatto che anche i popoli nativi dell’America settentrionale, la cui cultura religiosa è ascrivibile all’ambito dello sciamanesimo e dell’animismo, contemplano nello stesso periodo dell’anno credenze e pratiche rituali estremamente simili, che in questo articolo ci prefiggiamo di analizzare. Ci occuperemo innanzitutto delle cerimonie iniziatiche invernali, per poi cercare di inquadrare l’esperienza iniziatica vera e propria e il conseguente viaggio “in spirito” del neofita nel “villaggio degli spiriti”. In ultimo, tenteremo di definire le caratteristiche ascritte dalla tradizione nordamericana all’Altro Mondo e riporteremo alcune dottrine esoteriche riguardo la sopravvivenza dell’anima (o meglio, delle anime) alla morte fisica e al loro accesso conseguente a dimensioni altre.

Marilyn Manson – Sweet Dreams (Are Made Of This) (Alt. Version)


Felici Saturnali a tutti.

Saturnali a Roma: frenesia, banchetti, schiavi e regali (2) – The Notebook


Due puntate dedicate ai Saturnali, feste appena finite e che nel mondo romano avevano una grande importanza. Su TheNobtebook, 1 e 2.

Modalità del rito. Il sacrificio ufficiale – che si celebra nel tempio di Saturno, sul lato occidentale del foro – è probabilmente terminato. Sarà seguito a breve da un banchetto nello stesso tempio durante il quale i partecipanti grideranno il saluto augurale: Io Saturnalia! (che ricorda i nostri brindisi di Capodanno) e dove la celebrazione presto si trasformerà in una festa accesa e caotica.

Banchetti nelle case e doni. L’euforia pervade la città. I banchetti nelle abitazioni private saranno sregolati, come succede ogni anno. Ci si appresta agli ultimi ritocchi a piatti elaborati, biscotti, doni, alla disposizione di candele (cerei) che simboleggiano la rinascita del sole; si preparano pupazzi di pasta (sigillaria) e si finisce di organizzare spettacoli, danze e musiche, tra cui una scelta di canti non di rado scurrili ed altri di tono più elevato, spirituale.

Ecco la fine


Ecco, la fine di tutto. L’abisso di luce si riapre e brucia come un’inutile agonia. Si torna nel bozzolo.

Krysalisound

Contemporary resonances of calm and slow music

©STORIE SELVATICHE

C'ERA UNA VOLTA, UNA STORIA SELVATICA...

my low profile

Vôla bas e schîva i sas

Komplex

Galdruxian Actions for Galdruxian People

Pomeriggi perduti

quasi un litblog di Michele Nigro

maurizio landini

poesia e scrittura

Architetture Minimali

Blog di Stefano Spataro

Myrela

Art, health, civilizations, photography, nature, books, recipes, etc.

A Cup Of History

Storia e Archeologia... nel tempo di un caffè!

Axa Lydia Vallotto

Un giorno dominerò la galassia. Nel frattempo scrivo.

LES FLEURS DU MAL BLOG

Benvenuti nell'Altrove

The Sage Page

Philosophy for today

Sobre Monstruos Reales y Humanos Invisibles

El rincón con mis relatos de ficción, humor y fantasía por Fer Alvarado

Gerarchia di un’ombra

La Poesia è tutto ciò che ti muore dentro e che tu, non sai dove seppellire. ( Isabel De Santis)

A Journey to the Stars

Time to write a new Story

Rebus Sic Stantibus

Timeo Danaos et dona ferentes

The Paltry Sum: Detroit Richards

Culture, Music, Reviews, Poetry and More . . .

chandrasekhar

Ovvero come superare l'ombra, la curva della luna, il limite delle stelle (again)

AUACOLLAGE

Augusta Bariona: Blog Collages...Colori.

The daily addict

The daily life of an addict in recovery

Tiny Life

mostly photos

SUSANNE LEIST

Author of Paranormal Suspense

Racconti Ondivaghi

che alla fine parlano sempre d'Amore

The Nefilim

Fields Of The Nephilim

AppartenendoMI

Ero roba Tua

Creative T-shirt design Mart

An Online Design Making Site

Sanguinarie Principesse

E del viaggio nulla mi resta se non quella nostalgia. (N. Hikmet)

Cavallette neanche tanto Criptiche

il grande accusatore (i know the pieces fit)

ADESSO-DOPO

SCIVOLO.

Unclearer

Enjoyable Information. Focused or Not.

Free Trip Downl Hop Music Blog

Free listening and free download (mp3) chill and down tempo music (album compilation ep single) for free (usually name your price). Full merged styles: trip-hop electro chill-hop instrumental hip-hop ambient lo-fi boombap beatmaking turntablism indie psy dub step d'n'b reggae wave sainte-pop rock alternative cinematic organic classical world jazz soul groove funk balkan .... Discover lots of underground and emerging artists from around the world.

boudoir77

"Scrivete quel che volete scrivere, questo è ciò che conta; e se conti per secoli o per ore, nessuno può dirlo." Faccio mio l'insegnamento di Virginia Woolf rifugiandomi in una "stanza", un posto intimo dove dar libero sfogo - attraverso la scrittura - alle mie suggestioni culturali, riflessioni e libere associazioni.

Stories from the underground

Come vivere senza stomaco, amare la musica ed essere sereni

Luke Atkins

Film, Music, and Television Critic

STAMPO SOCIALE

Rivista di coscienza collettiva

La Ragazza con la Valigia

Racconti di viaggi e di emozioni.

simonebocchetta

Qui all'ombra si sta bene (A. Camus, Opere, p. 1131)

TRIBUNUS

Duemila anni di Storia Romana

Alessandro Giunchi

osirisicaosirosica e colori

Dreams of Dark Angels

The blog of fantasy writer Storm Constantine

Bagatelle

Quisquilie, bagatelle, pinzillacchere...