Sul blog di Oblio, un post cybergoth che colpisce sempre, perché le frequenze di uscita dei contributi sono estremamente rarefatte quanto intense.
I prodigi della città di N durarono meno di un minuto. Quando i morti sollevarono lo sguardo al cielo bruciato da vapori solfurei, sorrisero senza espressione.
L’umanità dei vivi giunse al tracollo e nessuna Cabala o misfatto sessuale riuscì a placare il Demiurgo. L’ancestrale SemiDivinità scaturita del Pozzo Dimensionale anelava da tempo. Nel tempo Irradiato.
Era un costrutto prettamente digitale regolato da meccanismi probabilistici scevri dal fattore Evento.Singolarmente, tutto doveva morire. L’estirpare si collocava come principale direttiva di lavoro.
Non v’era odio o qualsivoglia tipo d’emozione superficialmente visibile tale era la forza d’attrazione.
[Assiomi non dimostrabili]
In realtà, subconsciamente, tutto era odio e rabbia. Nucleare, bruciante, distruttiva.
Dal centro verso l’esterno, trattenuta, la spinta di Coriolis anelava liberazione. Il pulsante cuore nero batteva rapido in un overclock perpetuo.[mente] come complesso delle possibilità e dei contenuti intellettuali
[mente] come 3° persona singolare dell’indicativo presente verbo mentireTrasporta la menzogna ed instilla sinapsi corrotte nel presente immutabile incrociando i miasmi del passato a deliranti visioni future. La città di N si spense lentamente ed i suoi prodigi inghiottiti.
Distruggi, carbonizza, rigetta e allontana.
E piangi serrando le mascelle nello stridore di denti perché ogni contatto ti è proibito dalla tua stessa natura.
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