Ieri segnalavo la prossima uscita del nuovo romanzo di Giovanni “X” De Matteo e oggi, sempre sul suo blog, cominciano ad apparire nuove notizie al riguardo. È una discesa nei dettagli della storia, nei suoi memi, ed è emozionante perché colta e intrecciata con alcune delle tante peculiarità del Connettivismo. Un estratto:
Facciamo un passo indietro (o, se preferite, avanti). Come viene spiegato nel blurb, la storia di Corpi spenti si svolge in un arco temporale di circa un mese, a ridosso delle imminenti votazioni che daranno il primo governo eletto dal popolo al neonato Territorio Autonomo del Mezzogiorno, istituito per decreto del Presidente della Repubblica nel dicembre del 2060. Nel bicentenario dell’Unità d’Italia, ecco che l’Italia si spacca: non è però la Padania a dichiarare la Secessione, al contrario è la Bassitalia a staccarsi dalla penisola, come una coda di lucertola. Le spiegazioni di questa soluzione sono fondamentalmente due: in prima battuta attuare una secessione morbida, senza cioè dare l’idea della parte più ricca del paese che si lasci indietro quella più povera, ma al contrario caricando questa soluzione della valenza politica di un’opportunità di riscatto e progresso per il Sud (sul modello delle zone economiche speciali cinesi); in seconda istanza, creare una vera e propria Riserva di caccia per i signori di quest’Italietta futura post-democratica e neofeudale. In sintesi, fare della Bassitalia qualcosa che somiglia pericolosamente al Messico delle maquiladoras per il NAFTA, con la città di Napoli, già ben oltre la crisi ecologica, che infatti diventa lo spettro di Ciudad Juarez (a questo proposito vi segnalo anche questo articolo di Tiziana Lo Porto recentemente apparso su Minima & Moralia). E con queste premesse, il futuro appare sempre più cupo.
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