HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per gennaio 21, 2012
La via lucente
Intorno era denso di nebbia, raggrumata in banchi. Il nero della notte stringeva, lasciava soltanto l’evocazione delle ombre e delle entità che erano dietro a esse; ho visto la neve sul terreno, il sentiero era altrove e le tracce portavano all’antica città: la via era lucente, la porta verso ciò che è esistito era aperta.
La trascendenza
La Sequenza di Fibonacci si annuncia ogni volta che lascio andare il mio sguardo lungo i sentieri neurali. Trovo le connessioni che si ripetono come frattali, trovo le occorrenze come un codice di divina matematica, trascendenza di innumerevoli dimensioni collassate sulle mie.
Life
Ogni essenza che vive è la diretta emanazione della vita stessa, ma non quella prettamente biologica bensì quella senziente, quella trascendentale: il pianeta stesso è vita, è vivo, lo è tramite la vitalità che abita in tutto ciò che è ritenuto amorfo (la terra, le rocce, l’acqua, gli elementali). Nulla può essere davvero ucciso, ma gli eccidi lasciano profonde ferite nel tessuto senziente.
Richard Ashcroft – A Song For The Lovers
Adoro la somma di tutte le piccole paranoie espresse nel video, tipiche di certi stati mentali alterati volutamente da sostanze di vario tipo; adoro i risultati che dà, adoro le percezioni di tipo sottile, strisciante, per nulla detto che diventino poi foriere di effettive realtà alternative. Forse si percepisce, in quegli istanti, qualcosa di così vicino da essere lontani? Notate tutti i singoli eventi che si scatenano nella storia, annotate le dimenticanze immediate del protagonista e le sorprese successive, la rincorsa verso i ricordi, le paure ritardate, lo sguardo che cerca di tenere l’impegno saldo, determinato, lontano dalle spolverate di consapevolezza sporadica che egli realizza, lo stordimento…
Adoro anche, poi, il senso della song, e del suo testo, e delle emozioni che sa donare.
Due segnalazioni dal blog Nigricante
Molto attivo in queste ore Michele “Dottore in Niente” Nigro. Sul suo blog sono comparse due segnalazioni, una recensione e una sorta di comunicato stampa, che riguardano le attività connettiviste e le case editrici che hanno nel loro DNA componenti connettiviste.
La prima riguarda l’avviso dell’uscita del quarto albo di Scritture Aliene, la quarta puntata nell’ambito della collana di Fantascienza edita dal fervido editore Marco “pykmil” Milani con la sua EDS. Cosa c’è in questo nuovo numero della pubblicazione libro/periodico?
Gli Autori presenti nell’eBook sono: Tommaso Russo, Michele “Dottore in Niente” Nigro, Stefano Roffo, Antonio Lanzetta e Viola Killerqueen Lodato.
Quelle che seguono sono delle sinossi fulminee riguardanti i 5 racconti contenuti nel quarto albo:
– Gli ultimi uomini vinceranno la loro guerra decennale contro un esercito di automi senzienti?
– E se la nostra vita fosse subordinata alla programmazione di un reality show?
– Quali gli effetti del teletrasporto sulla psiche umana?
– Una coraggiosa partigiana scamperà all’impari lotta contro un invasore che di umano reca solo la fisionomia?
– Un’affascinante androide divenuta cosciente di sé sfuggirà alle ferree regole della disattivazione?Gli argomenti vi stuzzicano? Bene, allora correte ad acquistare il quarto albo di “Scritture Aliene” in formato eBook e leggete le nostre storie aliene. E non dimenticate di collezionare anche i primi tre albi già pubblicati e quelli che in futuro vedranno la luce. Passate parola!
La seconda segnalazione è una recensione al racconto vincitore (ex aequo) del Premio Short-Kipple 2011, Zombie Carpocalypse, di Domenico “7di9” Mastrapasqua.
Al di là di una narrazione dinamica, dei dialoghi accattivanti e di altri espedienti narrativi che appartengono al bagaglio dell’autore indipendentemente dal tema scelto, sottolinerei la capacità di Mastrapasqua nel non lasciarsi attrarre dalle solite (abusate) cause che danno vita alla marea di zombie girovaghi. Che cosa hanno combinato quelli del reparto “Ricerca e sviluppo” della Tekhnolife? Il nome dell’azienda è già un programma: tecnologia applicata alla vita, ovvero biotecnologie. Forse l’occhio ‘connettivista’ dell’autore scruta in maniera critica, pur essendone affascinato, le future applicazioni biotecnologiche fino a ipotizzarne le possibili derive? L’autore non scende nei particolari dell’ “eziopatogenesi zombesca” del suo racconto.
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- “Nigricante”: 2011 in review (michelenigro.wordpress.com)