HyperHouse

NeXT Hyper Obscure

Archivio per gennaio 18, 2012

Lascio che…


Le mosse che eseguo sono semplici mosse di un suono, di un suolo, di un paradigma in cui mi trovo calato, non so da cosa o chi. La visione che ho di ciò è fugace, imprecisa, ingannatoria; lascio che il vento soffi sulla pelle, sul ventre psichico che hai.

.:: Un nuovo manifesto « PEJA TransArchitecture research


Dal blog di Emmanuele “Peja” Pilia la notizia dell’uscita del nuovo libro di Riccardo Campa, il vate del Transumanesimo in Italia e non solo. Riccardo, in questa pubblicazione rafforza i motivi ideologici che pongono il Transumanesimo come ponte tra la vecchia umanità e le nuove manifestazioni antropologiche future, usando argomenti assai importanti e, credo, forti. Alcuni di essi sono:

Noi rifiutiamo l’ipocrisia antiscientifica che si sta diffondendo in Occidente. Viviamo di tecnologia, tanto che se regredissimo solo di pochi decenni, milioni di persone non sopravviverebbero. Esistiamo grazie all’industria, alla chimica, alla meccanica. Eppure domina un ingenuo pensiero unico: ciò che è naturale è buono, ciò che è artificiale è cattivo o, nella migliore delle ipotesi, un male necessario. Noi invece accettiamo la cultura della razionalità scientifica e tecnologica. Che è la vera radice dell’Occidente.

Naturalmente, non neghiamo che la tecnologia porti con sé insidie. Basta pensare all’effetto serra, alle armi atomiche, alle droghe sintetiche, ai dubbi etici intorno alle biotecnologie. Tuttavia, non possiamo nemmeno essere troppo ingenui quando passiamo dalla ricostruzione dei fatti alla loro valutazione. Intanto, non c’è una sola morale. È forse etico fare morire o soffrire un ammalato che potrebbe essere curato con l’ingegneria genetica? Noi sposiamo un’etica eudemonistica che tende alla massimizzazione della felicità. Sappiamo perfettamente che la tecnologia non è sempre figlia, talvolta è figliastra. Ma allo stesso modo la natura non è sempre madre, spesso è matrigna. Spesso si dimentica che non è natura solo un prato in fiore o un uccellino che cinguetta. Natura è anche malattia, invecchiamento, morte.

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24 ore di oscuramento di Wikipedia e altri siti chiave | Il Disinformatico


HyperHouse aderisce alle iniziative contro le legislative liberticide USA conosciute come SOPA e PIPA. Il Disinformatico ne dà un esaustivo sunto, che diffondo integralmente, a cui immagino non sia difficile dar ragione. Se hai un sito Internet e hai a cuore la possibilità di dire la tua, comunque e sempre, non puoi che far tua questa protesta; questo blog avrà in alto a destra, di conseguenza, il banner della censorship fino al 24 gennaio. Questo blog sarà pronto a estremizzare, nel caso servisse, l’attività censoria fino a oscurarsi completamente.

Per ventiquattro ore, Wikipedia, WordPress, Reddit, BoingBoing e altri siti chiave di Internet saranno oscurati. Lo scopo del blackout è attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla stupidità delle leggi SOPA e PIPA che gli Stati Uniti stanno valutando: secondo il parere di molti tecnici, queste leggi – concepite per contrastare la pirateria audiovisiva – sarebbero in realtà del tutto inefficaci e avrebbero invece effetti collaterali devastanti sulla libera circolazione del sapere e delle idee.

Non è un problema che riguarda solo gli Stati Uniti, perché gli effetti di queste leggi si sentirebbero in tutto il pianeta. Già adesso un cittadino britannico, Richard O’Dwyer, “rischia l’estradizione negli USA per aver commesso presunte violazioni del diritto d’autore USA, nonostante viva nel Regno Unito e tutto quello che ha fatto sia avvenuto su server situati nel Regno Unito”, come segnala Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia. Una casa cinematografica USA avrebbe il potere di far chiudere o togliere dai motori di ricerca qualunque sito accusato di ospitare qualunque contenuto che (a giudizio della casa cinematografica stessa) viola il diritto d’autore. Secondo BoingBoing, per finire oscurati sarebbe sufficiente linkare un qualunque sito accusato di violazione del copyright. In altre parole, la semplice menzione dell’esistenza di Isohunt.com che state leggendo comporterebbe il blackout forzato.

Non si tratta di una protesta in difesa della pirateria, ma di richiesta di combattere la pirateria usando metodi che funzionano invece di provvedimenti dettati dal panico e dall’incompetenza tecnica. Matt Mullenweg, cofondatore di WordPress, lo dice chiaro e tondo: “gli autori di queste leggi sembrano non capire veramente come funziona Internet. La definizione di sito domestico rispetto a sito estero dimostra una deplorevole mancanza di comprensione del modo in cui si usano i domini e del modo in cui si muove il traffico su Internet.” Mancanza di comprensione talmente alta che persino l’estensore di SOPA, il membro del Congresso USA Lamar Smith, viola il copyright sul suo stesso sito, che con SOPA verrebbe quindi oscurato.

Maggiori dettagli su queste leggi sono nelle pagine apposite di Wikipedia (che restano accessibili). Il comunicato di Reddit è qui. Anche Google è contro queste proposte di legge, come lo sono Facebook, EOL, eBay, Twitter, LinkedIn e molti altri nomi fondamentali di Internet. Anche la Casa Bianca si oppone, temendo che venga minata alla base la libertà d’espressione. La MPAA liquida la protesta definendola una “sceneggiata pericolosa” e dicendo che sono in pericolo dei posti di lavoro americani.

Per quel che mi riguarda, la scelta è semplice: non è accettabile che si reprima un diritto fondamentale di tutti per salvaguardare il diritto di pochi. Se mi si costringe (senza motivo) a scegliere fra libertà d’espressione e tutela di Twilight, non faccio fatica a scegliere la prima. E lo dico come autore e creatore di contenuti. Tutto quello che si chiede al legislatore è di ascoltare le idee degli esperti invece dei piagnistei dei magnati di Hollywood. Perché è solo ai big del copyright che SOPA e PIPA danno un vantaggio: i pesci piccoli, i musicisti emergenti, gli artisti che vogliono crescere restano comunque, all’atto pratico, privi di qualunque tutela, perché non possono pagarsi eserciti di avvocati.

Le interviste dei Serpenti: Francesco D’Isa | Via dei Serpenti


Francesco D’Isa è uno degli illustratori di NeXT, lo ha fatto più volte; il rapporto di stima e fiducia con lui è antecedente, addirittura, al Connettivismo stesso, quando lo chiamammo a illustrare alcuni nostri Cybergoth_Event, momenti di scrittura collettiva pressoché automatica, performati sul web. Sul blog Via dei Serpenti è uscita, in queste ore, un’intervista a Francesco, di cui vi riporto alcuni passi salienti:

Parlaci del tuo progetto Pornsaints. Cos’hanno in comune arte, pornografia e religione?

Anni fa, Gregorio Magini, scrittore (La famiglia di pietra, Round Robin 2010) e mio carissimo amico, mi disse qualcosa come “disegni sempre donne nude, perchè non lavori con le porno star?”. Da lì il passo alla fondazione di Pornsaints (www.pornsaints.org) è stato relativamente breve. Come prima cosa scrissi un saggio/divertissement sul tema “pornografia e trascendenza”, che vi invito a leggere (http://www.gizart.com/pornsaints.pdf)  se davvero siete interessati a sapere cosa hanno in comune questi tre elementi. L’idea di Pornsaints è piaciuta molto, ci ho lavorato sopra ed ho esteso il progetto ad altri artisti. Oggi il gruppo riscuote un buon successo internazionale, abbiamo esposto in Europa ed USA sia in gallerie d’arte che nell’ambito di festival pornografici.

Negli ultimi mesi si è assai parlato di Generazione TQ. Al di là delle valutazioni sul movimento culturale, tu – in quanto trentenne – come vedi la tua generazione? Quali sono le sue radici, quali le influenze che ha subito e quale la strada che sta percorrendo?

Domanda difficile. Sul movimento culturale non so niente e dunque non mi esprimo. Ma come trentunenne posso dire che ad un primo sguardo la mia sembra una generazione abbastanza maledetta, che vive uno spirito in odor di anni ’30, lo spirito di chi sa che soffrirà molto – ma non ora, non ancora, tra un po’. È una generazione che ha i pregi ed i difetti della decadenza che in parte le è imposta, che non riesce a costruire niente perché il futuro – già precario per definizione – per noi è ridicolmente troppo precario. È una generazione costretta a non avere radici profonde, che cerca la stabilità in altro. Senza una casa che non sia quella di un altro. Senza una patria. Che vive con la sicurezza della fine del mondo, magari non tutto il mondo, ma sicuramente di quello in cui siamo nati ed ormai cresciuti. È una generazione che per amare è costretta a strazianti eroisimi, e che per questo spesso non ama, o non abbastanza. Una generazione scagliata così brutalmente nel profondo abisso del mondo che cerca di rifiutarlo con frivolezza. Direi tendenzialmente che sono parte di una generazione che sta per impazzire per qualcosa, perché ha bisogno di qualcos’altro.

Pomeriggio tolkieniano a Lucca « Giovanni Agnoloni – Writing and Travelling


Sul blog di Giovanni “Kosmos” Agnoloni la segnalazione di un evento che lo vedrà coinvolto in prima persona: Pomeriggio tolkeniano a Lucca.

Giovanni, ricordiamolo, è uno studioso affermato di Tolkien; autore di molti saggi sull’argomento, conosce molto bene le opere dello scrittore che ha dato un’impronta unica al mondo del Fantastico e può affrontare viaggi critici e filosofici sui mari disegnati dall’autore del Signore degli Anelli. Qui sotto, copioincollo il post di segnalazione:

Lucca – Giovedì 19 gennaio, alle ore 17.00, presso la Casermetta di Porta Santa Maria delle Mura Urbane di Lucca, l’Associazione Culturale “Cesare Viviani” organizza un pomeriggio tolkieniano con la presentazione dei libri Tolkien e Bach – Dalla Terra di Mezzo all’energia dei fiori di Giovanni Agnoloni, (Galaad Edizioni, Giulianova, 2011) e Tolkien. La Luce e l’Ombra a cura di Giovanni Agnoloni (Senzapatria Edizioni, Ascoli Piceno, 2011).

Introdurrà: Marina Menichelli, Presidente Accademia Centaurea – Associazione Italiana Ricerca Rimedi Floreali.

Sarà presente l’autore e curatore Giovanni Agnoloni.

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