HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per settembre 11, 2018
Sei energia!
Perfezionato sulle rive di un ricordo mal espresso, tu sei una semplice estensione di vibrazioni, fasi lunari, inclinazioni dello spaziotempo nelle congiunzioni astrali. Sei energia, quindi, comportati di conseguenza!
Inconsistenza divina
Nel controllo di pure esperienze innate ritrovi i ricordi fatti di nebbia, impalpabili e correi della tua stessa inconsistenza divina.
Gintas K – Acousma Light | Neural
[Letto su Neural]
Già nel titolo di questo album si fa riferimento alla musica acusmatica, seppure Gintas K non faccia propriamente parte di quelle enclave, preferendo più genericamente la scena sound art e focalizzando il suo lavoro su sonorità granulari, glitch, e digitali, con all’attivo ben ventinove pubblicazioni su etichette importanti quali Cronica, Zeromoon, Con-v, m/OAR, Copy for Your Records, Baskaru e Ilse;, con live nei più importanti festival internazionali come Transmediale., ISEA e l’IRCAM forum. “Acousma Light” al più – come citazione testuale – rende manifesta una certa reverenza nei confronti di quella tradizione specifica, osservanza sulla quale si cerca d’innestare un approccio poi non troppo cristallizzato, più libero da dogmi e costrizioni, appunto una versione light, ma non per questo meno seria, sensibile e ponderata. Il riferimento più diretto a quella scuola inaugurata da Pierre Schaeffer sembra risiedere nel fatto che nessuna fonte sonora sia visibile durante la sessione di ascolto o di concerto. Così anche in questo progetto, nella prima parte della composizione, il suono è molto grezzo, in balia di circuiti tremolanti, oscillante fra bleep e liquide digressioni, ridotto alle sue componenti più essenziali ma non privo di trasalimenti, accelerazioni e perdite d’aderenza. Manca, tuttavia, una correlazione esplicita fra i suoni e come questi siano prodotti, questione qui risolta filosoficamente ma molto sentita – anche al livello pratico di una mancanza di sufficiente spettacolarità – in qualsiasi ambito afferente ai live elettronici. Nelle costruzioni di Gintas K non mancano certo i momenti di tutto pieno, diciamo orchestrali e assieme ai ronzii più densi e alle atonie fanno capolino anche larvate melodie, pause e intrecci più introversi. All’autore piace tuttavia pensare ai vari elementi messi in gioco come a particelle sonore modulari e alla stessa maniera degli acusmatici di queste emissioni auditive sono invocate le loro caratteristiche fisiche: il timbro, lo spettro sonoro, la variazione e la velocità di movimento variabile. La realizzazione di un insieme a partire da frammenti, tuttavia, non è un’operazione da laboratorio, ma una pratica soggettiva, pregna di una sua distintiva estetica e di un valore che è dato anche dalle forme e dai risultati che si sono ottenuti. In questo a Gintas K non si può nulla eccepire, perché le nove tracce approntate sono assai suggestive e avvincenti, un po’ noisy e caotiche ma in definitiva innervate di talento e decisamente concrete.
Dei del Nord – I signori dei nove mondi | FantasyMagazine
Su FantasyMagazine la segnalazione del libro di Livia De Simone dedicato alle mitologie norrene e germaniche: Dei del Nord – I signori dei nove mondi. Eccone una descrizione assai intrigante:
Il volume vuole cercare di portare un pubblico di lettori e collezionisti più giovani, e meno esperti in materia mitologica e antropologica, indietro, alla riscoperta dei testi fondamentali e originali attraverso i quali quei miti sono stati inizialmente tramandati.
Sempre con un occhio di attenzione all’archeologia e alla filologia dei nomi citati, per quanto possibile in un volume illustrato per un pubblico più ampio di quello specialistico, Dei del Nord si discosta quasi del tutto dai modelli germanici reinterpretati e rivisitati, dall’arte come dai media contemporanei, per far tornare a respirare il Mito così come al tempo della sua nascita.
Il testo, come le illustrazioni, sono comunque rivolti a un pubblico eterogeneo, sia giovane che adulto, ma discostandosi appunto da quella che è stata la rinascita dei suoi soggetti e dei suoi temi da parte della cultura Romantica, prima, e dei grandi artisti che ne hanno veicolato la tradizione, dopo, sin dal XIX secolo, da Arthur Rackham (per citare solo uno degli illustratori), a Richard Wagner, che ha avuto certamente il maggior peso nel processo. Il tutto senza richiamare, se non nel confronto, la produzione moderna nel campo del fumetto, del cinema e dei videogiochi.
Dei del Nord è un libro attuale, perché attuale è l’attenzione e la riscoperta (ciclica nella storia) del mito norreno e germanico più in generale, così come la tecnica pittorica del suo corredo illustrato, quasi sempre digitale. Ma, altrettanto, è un libro del tempo antico: simboli e contenuto vogliono risvegliare, tramandare, richiamare e affascinare esattamente come avvenuto nei secoli passati.