Su AxisMundi l’ennesimo articolo che parla di TwinPeaks e delle sue connessioni esoteriche, al limite dell’occulto. Certo, non si è fatto un discorso popolare, ma il fatto che si sviscerino i meccanismi cognitivi della serie pone a favore di una loro diffusione, seppur parziale, che può raggiungere una vasta fetta di popolazione mondiale. In quest’iterazione si parla di Odino e delle sue connessione con i discorsi di David Lynch e Mark Frost.
Il 24 febbraio del 1989 il cadavere di Laura Palmer viene ritrovato sulla spiaggia avvolto in un telo di plastica. L’agente speciale del F.B.I. Dale Cooper viene inviato nella città di Twin Peaks per trovare l’assassino. La narrazione iniziale sembra quella di un semplice poliziesco, ma già dalla prima stagione della serie i personaggi coinvolti entrano in contatto con una realtà altra, fatta di sogni profetici e popolata degli esseri soprannaturali che abitano le logge, non luoghi interconnessi col mondo materiale ma di cui non rispettano le leggi di spazio e tempo.
Nel corso degli anni si è molto speculato riguardo le influenze esoteriche e religiose che avrebbero ispirato Mark Frost e David Lynch nella creazione del mondo di Twin Peaks, nella sua particolare mitologia e nel rapporto tra gli uomini e gli esseri delle due logge: quella bianca e quella nera. A dispetto dei rispettivi nomi non darei per scontata una marcata dicotomia di intenti tra le due logge, vale a dire che non è sicuro che quella nera sia abitata solo da spiriti votati al male, e la Loggia Bianca da quelli votati al bene. Il gigante, uno degli esseri spirituali che interagiscono col mondo degli uomini, aiuta Cooper e per questo alcuni sostengono che possa provenire dalla Loggia Bianca, ma viene anche visto insieme al nano. Il nano, chiamatoThe man from another place, è uno di quegli esseri che vengono accostati alla Loggia Nera e ai piani malvagi dello spirito Bob. Per cui gli scopi del gigante non sono chiari. Nella terza stagione scopriamo che è il creatore di Laura Palmer, ma è impossibile dare per certo che i suoi intenti siano totalmente positivi.
In Fuoco cammina con me assistiamo ad una conversazione tra il nano e Bob all’interno del convenience store, o almeno nel suo contraltare del mondo spirituale. Nella scena, di cui lascio il link in modo da rinfrescare la memoria al lettore, vediamo i due protagonisti seduti ad un tavolo che il nano accarezza sottolineandone il colore, cioè il verde, e il materiale di cui è composto, la formica. A mio avviso il colore del tavolo è un chiaro riferimento alla Tavola smeraldina di Ermete Trismegisto, opera in cui compare la celebra massima «come in alto così inbasso». Con questo stratagemma sembra che il regista voglia sottolineare la connessione esistente tra il piano materiale e quello spirituale, e soprattutto che le azioni che avvengono nel primo influenzano il secondo, e viceversa.
Questa ipotesi è avvalorata anche dal fatto che probabilmente, nel momento in cui gli spiriti conversano, Bob sta agendo nel piano materiale tramite il corpo che possiede. Lo rivela pronunciando la frase «I have the fury of my own momentum» («Ho la furia del mio stesso slancio»), espressione che rimanda non solo ad un’azione, ma ad un’azione che sta avvenendo in quell’esatto istante. Non è un caso infatti che il nano informi gli altri spiriti convenuti all’incontro che il tavolo sia di formica e che lo tocchi ripetutamente, mostrando la sua capacità di interagire con gli oggetti del piano fisico nonostante sia una creatura spirituale.
La comunicazione tra i due mondi è quindi possibile, ma solo pagando un prezzo e a determinate condizioni. Per quanto riguarda Twin Peaks è l’allineamento tra Giove e Saturno, ma non solo quello. C’è bisogno di un mago, uno sciamano, che apra i portali come fa Odino appendendosi all’axis mundi:
« Nell’oscurità di un futuro passato
il mago desidera vedere.
Un uomo canta tra questo mondo e l’altro.
Fuoco, cammina con me. »Questa frase viene pronunciata da Mike, uno degli esseri più importanti che abitano le logge. Ci dice che per passare da un mondo all’altro c’è solo una occasione, e che probabilmente un mago sta già tentando di portare a compimento il rito. Probabilmente l’azione dello sciamano in Twin Peaks ci viene mostrata tramite il suo doppio nel mondo spirituale, il Jumping man che appare nel film Fuoco Cammina con me, e che non a caso indossa la maschera dal lungo naso tipica dei medicine-man (sciamani) Heyoka, anche chiamati pagliacci sacri.
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