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NeXT Hyper ObscureArchivio per marzo 8, 2017
Tutto trasforma
Profondità karmiche di un rabbocco emozionale mostrato alla subitanea mostruosità incarnata, mentre l’abisso chiama e tutto trasforma.
Erano romani i Neanderthal più antichi d’Europa – Terra & Poli – ANSA.it
L’antichità estrema dell’antropizzazione a Roma, e mi rivengono in mente le sensazioni di quei luoghi che inconsapevolmente ho vissuto, come un ritornare, come emancipare e rendere più vere le mistiche cerimonie arcaiche; affondando negli sciamani di allora, percependo la complessità emozionale di una vita lontana dalla nostra, contemplando i luoghi e le paure di una vita breve che si confronta con la morte facile e veloce… Dal sito ANSA:
Viveva a Roma la più antica comunità di Neanderthal di cui sia mai stata trovata traccia in Europa: lo dimostra la datazione di ossa umane e animali ritrovate lungo la valle dell’Aniene e risalenti ad almeno 250.000 anni fa. Li hanno analizzati i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), in collaborazione con i paleontologi delle Università della Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre. I risultati, pubblicati sulla rivista Plos One, aprono nuovi scenari sulle tappe dell’evoluzione dell’uomo e sui flussi migratori attraverso il Vecchio Continente.
Lo studio conferma la datazione che era stata fatta del sito di Saccopastore dove negli anni ’30 erano stati ritrovati due crani di Homo neanderthalensis. Studiando la correlazione tra cicli sedimentari e variazioni globali del livello del mare, si era capito che i terreni erano più antichi di quanto ipotizzato: 250.000 anni contro gli 80.000-125.000 delle stime precedenti. La conferma è venuta ora dal riesame dei resti fossili di daini appartenenti alla sottospecie Dama dama tiberina, raccolti insieme ai resti umani e conservati presso il Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini di Roma.
La seconda novità dello studio riguarda alcuni frammenti di ossa umane rinvenuti insieme a resti faunistici e numerosi strumenti in selce in quattro località vicine: Ponte Mammolo, Sedia del Diavolo, Casal de’ Pazzi e Monte delle Gioie. I ricercatori sono riusciti a stabilire l’età dei terreni in cui furono ritrovati, datandoli tra i 295.000 e i 245.000 anni fa.
”I resti della Valle dell’Aniene costituiscono la più antica evidenza diretta della presenza dell’uomo di Neanderthal sul continente europeo”, precisa Marra. ”Gli uomini di Neanderthal potrebbero essere stati pertanto i protagonisti di una nuova antropizzazione dell’Europa avvenuta più di 250.000 anni fa: anche allora passando attraverso un’Italia ospitale, almeno dal punto di vista climatico, dove proprio nella sua capitale avrebbero stabilito una delle prime comunità”.
Una Tomba per gli alieni: Il castello, estratto
Dal blog di Udivicio “Leo Bulero” Atanagi, un’altra sua perla compositiva: adoro questa scrittura…
Le cose non andavano bene in casa De Mita, è così che ho iniziato a uscire dal corpo.
Di solito succede la notte ma negli ultimi tempi dormo così tanto che succede praticamente sempre. Ho imparato a dormire più del dovuto e in qualsiasi condizione. Ho imparato a isolare le orecchie dalle urla, ho imparato a isolarmi da tutto.
All’inizio però capitava solo nelle ore dove normalmente avrei dormito, o quando sfinito divorato dal dolore e dalle lacrime mi buttavo sul letto e mi coprivo la testa con le coperte. Chiudevo gli occhi e iniziavo a vedere delle distese sconfinate. Una forte luce bluastra che bagnava come una lingua i contorni crudeli dei monti, e poi campi infiniti di cui non si vedeva la fine. Poi ho iniziato a sentire il vento, un vento che ti sferza la pelle, un vento che è freddo e caldo e che mi accarezzava ai primi segni di stanchezza, come un richiamo.
Sono cominciati così i miei pellegrinaggi notturni, poi è diventato normale, anzi mi è sempre sembrato normale, entravo nel letto e uscivo dal mio corpo.Solo quell’infinito, quel nulla che mi circondava mi dava finalmente la pace. Sono stato immobile per giorni, seduto su una pietra a guardare l’evoluzione degli astri nel cielo. Le strane luminosità, la forma oscura e disabitata delle cose.