Giovanni “Kosmos” Agnoloni segnala il blog di Sonia Caporossi, dove è stata pubblicata una sua poesia inedita dal titolo Muscoli. La riporto qui sotto insieme alle note che l’accompagnano, è una felice intuizione dell’epifania connettiva, quando il Velo di Maya diviene esso stesso un significato occulto.
Si tratta di un testo dalle suggestioni connettiviste, frutto di un tentativo di ricezione del mistero intuitivo racchiuso in un attimo di contemplazione urbana.
La transizione
di una luce
riflessa sul filo
della tranvia
procede
in un dissolversi elettrico.Dentro i vagoni
spuntano teste scure,
simili a rondini che covano
in nidi vecchi.I miei passi
macinano strada,
le scarpe rimbalzano
sulla cassa armonica
dell’asfalto
come muscoli cardiaci
in allontanamento.
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