HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per ottobre 5, 2017
Estatica apparenza
Le rimanenze di un eccellente abisso sono mostrate sulle onde rifrangenti la luce, in estatica apparenza immorale incarnata.
Il segno dell’unicorno e La mano di Oberon | FantasyMagazine
Su FantasyMagazine la segnalazione della riedizione cartacea, da parte di Fanucci, di due romanzi facenti parte delle Cronache di Ambra, saga scritta da Roger Zelazny. Imperdibili.
La sinossi di Il segno dell’unicorno
Ambra è l’unico mondo perfetto. Attorno a esso ruotano tutti gli Universi nei quali si muovono i mondi che sono proiezioni della realtà e, in quanto tali, chiamati Ombre. Oltre questi piani di esistenza c’è una regione misteriosa e dimenticata che si protende oltre il tempo e lo spazio e dalla quale proviene un oscuro pericolo: mostruose creature demoniache accerchiano il mondo nel quale si trovano il trono e la Famiglia Reale di Ambra. I Principi e le Principesse di Ambra sono costretti a stabilire una tregua nella lotta per la successione e far fronte al pericolo comune. Domande inattese scuotono gli universi dalle loro fondamenta. Davvero Ambra è l’unica realtà? Anche lei fa parte di un disegno ancora più grande, che si perde nei meandri del tempo? Qual è il significato dell’Unicorno, l’emblema che fregia la bandiera di Ambra? Una misteriosa ragazza ha percorso il Disegno acquistando la facoltà di viaggiare di mondo in mondo, fino alle Corti del Caos. Corwin, il più valoroso tra i Principi di Ambra, fa ritorno nel suo regno accompagnato da Ganelon, leggendario eroe proveniente da Avalon, un’Ombra scomparsa nella notte dei tempi…
La sinossi di La mano di Oberon
Attraverso la misteriosa strada nera, le forze del male sciamano all’interno dell’Ombra. L’antica e misteriosa fonte del potere della famiglia reale è ora rivelata, e un patto scellerato tra un principe sventurato e le legioni del Caos ha spinto il mondo sull’orlo della catastrofe, minacciandone la sopravvivenza. La battaglia finale sta per avere luogo, il destino di Ambra sembra ormai irrimediabilmente segnato. Corwin e gli altri principi rimasti fedeli al regno dovranno schierare tutte le loro forze se vogliono sperare di respingere il soverchiale nemico, tra le cui fila ora combatte quello che un tempo Corwin amava come un fratello ma che si è rivelato il più meschino dei traditori. Riusciranno i difensori di Ambra a evitare che coloro i quali vogliono la distruzione del regno raggiungano il Disegno, l’entità che ha creato il mondo e che rende capaci di plasmare l’universo?
Lawrence English – Cruel Optimism | Neural
[Letto su Neural]
Non impressiona certo, né rappresenta una novità, se nell’ambito della sound-art gli immaginari agitati sono quelli tipicamente distopici, ispirati – come in questo caso – da una piuttosto generica critica alla società iperliberista e globalizzata. Nemmeno se questi temi vengono mossi da un autore serio come Lawrence English, sperimentatore australiano che già ci ha abituati sia a citazioni rievocazioniste della storia dell’avanguardia musicale contemporanea (Approaching Nothing), sia a trattazioni più intime e comunque rarefatte nelle trame (Fable con Stephen Vitiello su Dragon’s Eye Recordings), un tale sottotesto interpretativo – svincolato da sostanziali e più specifiche interazioni contenutistiche – riesce perfettamente nel dare un significato differente ai suoni, che a nostro avviso rimangono comunque rilevanti solo per quello che esprimono formalmente: un raffinato esercizio di stile nel novero di un approccio ambientale, dalle sequenze sensibili ed enfatiche, parecchio dilatate ed epiche, risonanti e in un certo qual modo anche beatifiche, quietiste. A proposito di Cruel Optimism, seppure il progetto è da metabolizzare come una trattazione vibrante ma che non ha altre frecce a disposizione se non quelle delle sue eleganti stilizzazioni, Lawrence English tiene a sottolineare che “questo è un disco sul potere e su come esso riesca a condizionare due aspetti fondamentali dell’umanità: l’ossessione e la fragilità”. Il tutto allora, rimanda a una coerenza più che altro interna all’opera, che ha a che fare maggiormente con la sensibilità dell’autore, in bilico fra una dimensione “privata” e un’altra più “politica”. Non è un caso allora che il titolo dell’uscita alluda alle teorie di Lauren Berlant, autore per il quale una relazione di crudele ottimismo sussiste quando qualcosa che si desidera è in realtà un ostacolo al nostro fiorire. Il risultato di questi intrecci teorici-esistenziali è comunque assai coinvolgente ed evoca – questo sì – il fallimento di una “good life”, il ripiegarsi intimistico delle coscienze nelle ultime decadi, una percezione nella quale mai possiamo completamente porre fiducia. Alla Room40 sono avvezzi ad autori di non facile metabolizzazione, seppure portatori d’una certa grandeur – basti pensare a Taylor Deupree, Kenneth Kirschner, Richard Chartier e Marina Rosenfeld, solo per fare alcuni nomi – la scelta di Lawrence English conferma questa attitudine e non lascia indifferenti, riuscendo a confondere ed appassionare anche gli ascoltatori più esperienziati e dubbiosi.
Filmhorror.com – Segnalazioni: “Dark Italy”!
Su FilmHorror la segnalazione di un’antologia horror d’eccezione: Dark Italy.
Arona, Astori, Boselli, Cometto, Mana, Musolino, Marolla, Nerozzi, Vergnani. Nove fra le migliori penne della letteratura horror italiana per la prima volta riunite insieme in un’antologia di racconti del terrore ambientati nel nostro paese! Sì perché l’Italia, terra spesso associata all’arte, all’eleganza e a una certa spensieratezza, nasconde (ma non troppo) spaventosi squarci di tenebra, le cui radici sono antiche e profonde. Il gotico europeo, progenitore dell’horror moderno, deve infatti i suoi natali proprio all’immaginario italiano dell’epoca: foschi castelli popolati da sinistri assassini che complottano nell’ombra, avvelenatori e inquisitori, sabba di streghe, spettri e diavoli… Ecco quindi Dark Italy, una spaventosa cavalcata notturna in nove moderni e agghiaccianti racconti del terrore, che esplorano Il lato oscuro del Paese del sole.
Per la Acheron Books: imperdibile!