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NeXT Hyper ObscureArchivio per ottobre 12, 2017
Giovanni Agnoloni, Muscoli – Poesia Ultracontemporanea
Giovanni “Kosmos” Agnoloni segnala il blog di Sonia Caporossi, dove è stata pubblicata una sua poesia inedita dal titolo Muscoli. La riporto qui sotto insieme alle note che l’accompagnano, è una felice intuizione dell’epifania connettiva, quando il Velo di Maya diviene esso stesso un significato occulto.
Si tratta di un testo dalle suggestioni connettiviste, frutto di un tentativo di ricezione del mistero intuitivo racchiuso in un attimo di contemplazione urbana.
La transizione
di una luce
riflessa sul filo
della tranvia
procede
in un dissolversi elettrico.Dentro i vagoni
spuntano teste scure,
simili a rondini che covano
in nidi vecchi.I miei passi
macinano strada,
le scarpe rimbalzano
sulla cassa armonica
dell’asfalto
come muscoli cardiaci
in allontanamento.
Conti da fare
I ricordi sembrano essere una complessità scalare inumana, qualcosa con cui fare i conti negli abissi inerenti al disincarnato.
La nuova toponomastica plutoniana – OggiScienza
Su OggiScienza la notizia che alcune zone topiche di Plutone, quelle attualmente più conosciute, hanno ora un nome ufficiale. Mi prenoto per una casupola su Sputink Planitia o, se dovesse fare un filo troppo fresco, nella Virgil Fossae. Ci vediamo lì?
Per esempio, la Tombaugh Regio rende il doveroso tributo a Clyde Tombaugh, che nel 1930 scoprì l’esistenza del pianeta mentre lavorava al Lowell Observatory, in Arizona. Il Cratere Burney, invece, omaggia Venetia Burney, che all’età di 11 anni propose, con successo, di chiamare il pianeta appena scoperto con il nome di una delle principali divinità della mitologia romana: Plutone. Sono molti i nomi che sono stati scelti per celebrare il continuo sforzo compiuto dall’essere umano per superare i limiti e spingersi verso orizzonti inesplorati. È il caso della Sputnik Planitia, che ricorda il primo satellite spaziale lanciato dall’Unione Sovietica nel 1957, oppure della Catena dei Monti Al-Idris, un tributo al geografo arabo Ash-Sharif al-Idrisi che nell’XI° secolo d.C. raccolse i suoi lavori di mappatura delle superficie terrestre fino ad allora conosciuta in un volume dal titolo tradotto come “Il sollazzo per chi si diletta di girare il mondo”.
La toponomastica del pianeta nano ai confini del Sistema Solare celebra anche alcune figure mitologiche come Sleipnir, il potente cavallo a otto zampe che conduce Odino nell’aldilà, e i Djanggawuls, esseri ancestrali descritti dalla mitologia degli indigeni australiani. Non manca un tributo a Virgilio, la guida di Dante nella sua discesa verso gli inferi, a cui è stata intitolata la Virgil Fossae, una profonda cavità dal diametro di 714 chilometri.
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Il sito di Evertrip – Appuntamenti autunnali
Paolo “Evertrip” Ferrante è un creativo a tutti gli effetti, lo si nota anche dal modo in cui passa a gestire un blog poi un sito fino a un altro contenitore internettiano, dove espone ciò che è e ciò che fa, disorientando a volte per la sua repentina necessità di misurarsi con altri siti digitali. Da un po’, però, si è concentrato sul suo FerrantePaolo, referenziato anche nel mio BlogRoll, in cui espone lo stato della sua arte.
Per chi volesse incontrarlo, e vi assicuro che è un artista molto interessante, che spazia dalla pittura alla scrittura alle performance, vi segnalo un paio di eventi cui è stato invitato, in Puglia, terra viscerale di Paolo. Vi segnalo anche questa pagina in inglese, che parla delle sue opere.
Chi può vada!