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NeXT Hyper ObscureArchivio per giugno 13, 2018
Ritorna Pulphagus, l’asteroide di Kremo, in una nuova serie | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la segnalazione della pubblicazione della saga di Pulphagus, scritta da Lukha B. Kremo, le cui uscite per Delos Digital si protrarranno per settimane: molti episodi, quindi, tutti impreziositi dalle copertine di Ksenja Laginja.
La prima storia è stata appena pubblicata, s’intitola La vendetta dei Calcaterra, la trovate a 1.99€ su Amazon e su tutti gli altri store online; eccovi la quarta:
Raskal, da poco incarcerato per essere stato condannato per l’omicidio Calcaterra, è costretto a mettere i giovani Mirea e Shevek a capo della Marlin™.
Gli eredi della vittima di Raskal, in cerca di una vendetta privata, decidono di approfittare della loro poca esperienza e cominciano a pedinarli per ricattarli e ricavarne preziose informazioni. Non sanno, però, che i due giovani sono pulphagi, provengono cioè dal tossico asteroide che raccoglie i rifiuti del mondo, e non sono certo degli ingenui.
L’inseguimento li porterà fuori dai territori standard, nelle lande selvagge e deserte, dove Mirea e Shevek sono a caccia del contatto con un gruppo di ribelli chiamato 3A.
E il ricatto prenderà una pessima piega.La prima puntata di una nuova serie di fantascienza derivata dal romanzo vincitore del Premio Urania, Pulphagus® – Fango dei cieli.
Imperdibile, da tutti i punti di vista.
Happy birthday, William
Alcune righe intense di William Butler Yeats, di cui oggi è il compleanno. Lasciatevi andare alle surreali vibrazioni della mistica oscura…
Ti porto con mani religiose
i libri dei miei sogni innumerevoli,
o bianca donna che la passione ha consumato
come la spiaggia bigia consuma la marea,
e con cuore più vecchio del corno
colmato dal pallido fuoco del tempo:
o bianca donna dei sogni innumerevoli,
ti porto le mie rime di passione.
Assimilazione feroce
Non porto nulla alla superficie dei miei universi interiori, li lascio galleggiare tutti nella parte più complessa e oscura della mia anima olografica, consapevole che nulla potrà mai spegnerla, se non un’assimilazione violenta.
Fantasia dilatata
Ti trovo assisa su una partizione di fantasia dilatata, mentre spieghi a te stessa le regole della felicità interiore del solipsismo. Sei in un profondo stato di grazia.