HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per giugno 9, 2018
Immagini del conflitto / Corpi – Carmilla on line
9 giugno 2018 alle 23:18 · Archiviato in Cognizioni, Cultura, Experimental, Futuro, Postumanismo, Recensioni, SF, Sociale, Tecnologia and tagged: Antonio Tursi, Bram Stoker, CarmillaOnLine, Cyborg, David Cronenberg, Dracula, Frankenstein, Gioacchino Toni, Infection, Interrogazioni sul reale, James Cameron, Liberismo, Mary Shelley, Ridefinizioni alternative
Su CarmillaOnLine riflessioni e considerazioni a cura di Gioacchino Toni sull’evoluzione paradigmatica, indagata dalla letteratura e dalla cinematografia fantastica, tra carni e tecnologia: i primordi dei cyborg e loro implicazioni socioeconomiche e postumane nella nostra società. Un estratto significativo, non esaustivo che prende spunto dal saggio di Luca Tursi, Immagini del conflitto:
La narrazione di Dracula, sottolinea Tursi, si inscrive perfettamente all’interno delle trasformazioni comunicative moderne; nel testo si giustappongono diversi mezzi di comunicazione e attorno al buon esito o meno della comunicazione si determinano comprensioni o incomprensioni tra i diversi personaggi con importanti ricadute sull’epilogo. Oltre alle comunicazioni anche i numerosi mezzi di spostamento hanno importanza nella narrazione che conduce, inesorabilmente, verso la dissoluzione del corpo di Dracula e se ciò accade è perché i suoi nemici possono ricorrere ai mezzi messi a disposizione dalla moderna società capitalista che regola così i conti con un passato costretto a lasciare spazio al nuovo mondo che avanza.
Questa immersione nella civiltà tecnologica dei protagonisti del romanzo di Stoker svela sino in fondo il conflitto che ha portato alla dissoluzione del corpo di Dracula e all’impedimento posto alla trasformazione in non-morta del corpo di Mina. Da un lato, infatti, c’è l’aristocratico conte Dracula dotato di notevoli risorse, lascito di un passato glorioso; dall’altro, un manipolo, tutto sommato abbastanza omogeneo, sintesi della borghesia occidentale, anch’essa dotata di bastevoli risorse, frutto delle attività dei tempi recenti. Evidentemente, queste ultime superiori alle prime tanto da consentire la vittoria all’avvocato Jonathan Harker, all’americano Quincy Morris e agli altri inseguitori. Alla fine Mina potrà con un certo autocompiacimento “riflettere sul meraviglioso potere del denaro! Che cosa possono fare i soldi quando sono impiegati come si deve”. Cosa può fare il capitalismo nel pieno della seconda rivoluzione industriale e poco prima del passaggio di secolo? (p. 45).
A dissolversi con il corpo del conte è anche l’Uomo cartesiano, infrantosi contro il «corpo polimorfico, ibrido e desiderante di Dracula. Questo essere diabolico ha rivelato la contingenza storica del progetto moderno: le apparentemente intoccabili catene dell’ancien régime si sono spezzate per essere prontamente sostituite da nuove catene, quelle che nel romanzo di Stoker si colgono nel rapporto di reverenza nei confronti delle classi emergenti da parte dei personaggi di ceto sociale inferiore» (p. 46). Usciamo da questa vicenda coscienti del «carattere dinamico del nostro “essere-generico” (gattungswesen) […] costruzione prodotta dai rapporti capitalistici di produzione» (p. 47).
Non è difficile comprendere i motivi per cui il mostro organico-artificiale frankensteiniano e il metamorfico Dracula riescano ad avere ancora un ruolo importante nell’immaginario contemporaneo. Nonostante si tratti di figure nate nel corso di un epoca passata di grandi mutamenti della quale hanno saputo condensare i conflitti sociali e l’immaginario, sembrano comunque capaci di far riferimento anche a un contesto contemporaneo caratterizzato da un immaginario tecnologico riferito al corpo umano in cui
la tenco-scienza si è fatta mondo, si è posta […] l’obiettivo di costruire non una seconda natura per l’essere umano ma la natura stessa dell’essere umano. Se nel primo caso, infatti, poteva ancora valere il tentativo di segnalare il carattere compensativo della tecnica rispetto a una carenza dell’umano, oggi ciò che è tecnica e ciò che è umano mostrano la loro indissolubilità e indistinguibilità ab origine. La tecno-scienza ha addirittura proposto (preteso), attraverso la mappatura completa del genoma, di tradurre l’umano in un codice d’informazioni, disponibile alla riproducibilità tecnica (p. 49).
Olografia determinante
9 giugno 2018 alle 21:34 · Archiviato in Cybergoth, Experimental, InnerSpace, Inumano, OuterSpace, Quantistico, Reading, Scrittura, Surrealtà and tagged: Controllo sociale, Interrogazioni sul reale, Paradigma olografico, Proteste, Teoremi incalcolabili
Oh, non so davvero cos’altro raccontare in quest’angusto estremo eremo olografico eppure connesso, parte integrante del multiverso quantico che osserva e determina la mia condanna.
Coerenti esempi
9 giugno 2018 alle 20:29 · Archiviato in Oscurità, Passato, Reading, Ricordi and tagged: Archeologia, Interrogazioni sul reale
Tormenti di una realtà fittile vengono scavati continuamente, resi di nuovo reali dalle estensioni ipnagogiche degli archeologici, coerenti esempi del ricordo ignaro.
It’s just an illusion?
9 giugno 2018 alle 18:27 · Archiviato in InnerSpace, Oscurità, Reading and tagged: Key, Luce oscura, My continuum
Cosa rimane di un continuo scambio divenuto aridità, da sottopelle a epidermico? Potrebbe essere anche questa un’illusione?
Oak in a misty morning
9 giugno 2018 alle 17:30 · Archiviato in Cognizioni, Connettivismo, Cybergoth, Experimental, InnerSpace, Inumano, Matematica, OuterSpace, Surrealtà and tagged: Eating Fractals, Interrogazioni sul reale
Noi siamo frattali in crescita.