HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per giugno 6, 2018
L’archeologo
L’effetto che si genera espande i suoi residui sulla topografia del luogo, nascondendo ogni rivolo riconoscibile sotto una spessa coltre di entropia: scavare, cogitare, ricostruire, sarà un atto di fatica iconografica immane, restia alla restaurazione.
Il corso della creatività
Defluisce nella scanalatura delle idee e irriga le perversioni delle idee surreali: parliamo di processi mentali ed empatici vecchi di almeno 12.000 anni…
Ritrovare la voglia
Sembra che riposarsi sia la soluzione estrema all’annebbiamento della lucidità; sembra che adagiarsi possa costituire l’inizio della decadenza: devo soltanto respirare, e ritrovare la voglia ferina di immaginare.
Limes postumano
La riscossione dei tuoi tributi cerebrali consegue un iter psichico di terzo livello, mostri interiori prendono vita oltre il limes del tuo carapace postumano.
A Torino la Festa delle ombre lunghe | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la segnalazione della Festa delle ombre lunghe, un evento che si svolgerà a Torino in questo weekend, dall’8 al 10 giugno, con molti ospiti e appuntamenti. Ecco i dettagli di quest’intrigante avvenimento dedicato al mondo del Fantastico.
Il Club Villa Diodati, coordinamento di tre realtà torinesi votate al fantastico, all’insolito e al visionario (MuFant – MuseoLab del Fantastico e della Fantascienza, TOHorror Film Fest, e Libera Università dell’Immaginario) organizza la seconda edizione della Festa delle ombre lunghe.
Tre giornate di incontri, mostre, proiezioni, performance teatrali con ospiti di primo piano sul filo rosso che collega il cinema, l’illustrazione e la letteratura di genere fantastico.
La ricorrenza dei compleanni di tre mattatori degli schermi, Peter Cushing, Christopher Lee e Vincent Price (protagonisti insieme di La casa delle ombre lunghe) è occasione di ricapitolare un’epopea transmediale fatta di storie fantastiche che attraversano linguaggi diversi – dalla letteratura al teatro, alla radio, a grandi e piccoli schermi – e di mostrarne la plasticità e l’influsso sui miti collettivi in un proficuo raccordo tra cultura “bassa” e “alta”.