È uscito in questi giorni su Amazon, per gli amici della Deleyva Editore e a cura di Roberto Guerra, Futurismo Renaissance: Marinetti e le avanguardie virtuose, un impegno a davvero molteplici mani – sì, anche le mie – per ridefinire il concetto di Futurismo e porlo in relazione coi nuovi tempi e, possibilmente, col futuro. Impredibile? Of course, nemmeno a dirlo…
Il futurismo è ancora vivo? È possibile rintracciare una continuità tra il “futurismo storico” e le operazioni allestite da chi afferma di recuperarne l’eredità? “Futurismo Renaissance” è una ricognizione a 360° sul futurismo contemporaneo, tornato alla ribalta in tutto il mondo dopo la grande mostra retrospettiva allestita al Guggenheim Museum di New Work nel 2014.
Oggi, questo movimento artistico, culturale e filosofico viene rilanciando in dis-continuità concreta con il futurismo storico attraverso la nascita ed il lavoro di nuovi gruppi sinergici di artisti, scrittori, sociologi, nuovamente operativi.
Ritorno in generale delle avanguardie anche oltre al nuovo futurismo, con altrettanti nuovi gruppi artistici e futuribili in primo piano nella cultura italiana del nostro tempo.
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