HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per aprile 28, 2016
Alla deriva
Non c’è altro da accettare se non la distonia completa dei miei ricordi, tu sai cosa appare nel complessivo isterismo acceso dalle distanze.
Ancorato alle distanze
Ancorato alle distanze accolte su piani di riscontro matematici, il suono si rivela ingolfato ed esteso, estremo, mostrato via oltre la distanza immorale del tuo Io.
Futurismo Renaissance, per un futurismo del ventunesimo secolo | Fantascienza.com
Su Fantascienza.com la segnalazione, notevolmente ricca, di Futurismo Renaissance, il saggio a cura di Roberto Guerra che sonda il nuovo Futurismo partendo da quello storico, con contributi di decine di autori (c’è anche il mio modesto contributo). Un estratto:
ll Futurismo è ancora vivo? È possibile rintracciare una continuità tra il “futurismo storico” e le operazioni allestite da chi afferma di recuperarne l’eredità? Futurismo Renaissance è una ricognizione a 360° sul futurismo contemporaneo, tornato alla ribalta in tutto il mondo dopo la grande mostra retrospettiva allestita al Guggenheim Museum di New Work nel 2014.
Oggi, questo movimento artistico, culturale e filosofico viene rilanciando in dis-continuità concreta con il futurismo storico attraverso la nascita ed il lavoro di nuovi gruppi sinergici di artisti, scrittori, sociologi, nuovamente operativi. Ritorno in generale delle avanguardie anche oltre al nuovo futurismo, con altrettanti nuovi gruppi artistici e futuribili in primo piano nella cultura italiana del nostro tempo. Gli oltre cinquanta autori coinvolti lo dimostrano.
Recensione: “Rivelazione” (Revelation Space, 2000) di Alastair Reynolds | AndromedaAndromeda
Splendida recensione a Rivelazione, il grandioso romanzo di esordio per il mercato italiano di Alastair Reynolds, uscito qualche anno fa su Urania in due puntate. Su AndromedaSF.
Il romanzo “Rivelazione” (“Revelation Space”) di Alastair Reynolds è stato pubblicato per la prima volta nel 2000. In Italia è stato pubblicato da Mondadori nei nn. 1550/1553 di “Urania” nella traduzione di Riccardo Valla.
Alastair Reynolds è un astrofisico che per vari anni ha lavorato per l’ESA. Per circa un decennio ha scritto racconti di fantascienza nel tempo libero e in parecchi di essi aveva già delineato l’universo narrativo in cui è ambientato “Rivelazione”, il suo primo romanzo. In seguito esso è stato chiamato universo della Rivelazione proprio in seguito alla pubblicazione di questo romanzo.
“Rivelazione” è ambientato nel XXVI secolo, quando l’umanità è ormai sparsa nello spazio e ha colonizzato vari pianeti. I viaggi interstellari vengono compiuti con astronavi che viaggiano a velocità vicine a quella della luce ma senza superarla perciò possono impiegare molti anni per andare da un pianeta all’altro. Nel corso dei secoli l’umanità si è frammentata in varie forme di transumanesimo con utilizzi diversi di tecnologia per potenziare le capacità fisiche e mentali degli esseri umani.
“Rivelazione” comincia con tre sottotrame diverse che però riguardano tutte uno dei protagonisti, Dan Sylveste. Una delle sottotrame segue le ricerche dell’archeologo sul pianeta Resurgam, dove studia la catastrofe che ha cancellato la civiltà degli Amarantini. La seconda è ambientata sull’astronave “Nostalgia dell’Infinito”, dove il capitano è incapacitato a causa di una specie di peste e i suoi ufficiali cercano Sylveste perché potrebbe aiutarlo. La terza segue le vicende di Ana Khouri, un’assassina su commissione che viene incaricata di uccidere Sylveste.
La parte iniziale di “Rivelazione” è piuttosto complessa da seguire perché le tre sottotrame sono ambientate su pianeti diversi e comprendono viaggi interstellari perciò gli eventi si svolgono in parecchi anni. Questi eventi non sono narrati in una sequenza cronologica perciò è importante prestare attenzione all’anno indicato all’inizio di ogni capitolo però è chiaro che questa scelta aggiunge difficoltà alla lettura.
“Rivelazione” contiene una notevole quantità di idee perché Alastair Reynolds ha creato una trama che gli ha offerto il modo di presentare il suo universo narrativo a chi non aveva mai letto i racconti in esso ambientati. Dan Sylveste ha infatti un passato complesso in cui è stato coinvolto in varie ricerche che vengono pian piano raccontate nel corso del romanzo.
Visioni romane – Come la fantascienza italiana ha descritto la capitale – Carmilla on line ®
Su CarmillaOnLine un bell’articolo che esplora la Fantascienza ambientata a Roma nell’arco del secolo scorso fino ai nostri giorni. Un estratto:
Al di là delle molte premonizioni che troviamo nella narrativa popolare italiana, è a partire dalla Seconda Guerra Mondiale che si inizia a sviluppare consapevolmente una fantascienza italiana. Ma, prima ancora di un genere letterario autonomo, la fantascienza è una tensione a sondare un futuro che il presente stava determinando. In Italia questo esercizio di speculazione sembra particolarmente difficile; la società dell’epoca è succube di una cultura bigotta ed è diffusa una spiritualità superstiziosa, il potere politico della Chiesa è fortissimo e le sue gerarchie avevano ampiamente appoggiato il fascismo, negli intellettuali è presente un forte sentimento antiscientifico che impedisce di cogliere le direttrici tecniche che la ricostruzione del Paese aveva abbracciato, e che condanna la cultura accademica a una volontaria marginalizzazione. Inoltre l’intera nazione era stata sottoposta a una capillare propaganda che aveva enfatizzato e vagheggiato un ruolo speciale dell’Italia, a cui molti si erano abituati e che ancora oggi spontaneamente si ripresenta, e che ostacolava una presa di coscienza delle gravi responsabilità politiche della classe dirigente italiana e del clero. In questo senso la descrizione di Roma che si può leggere nella fantascienza, e che simboleggia le difficoltà dell’intera nazione, è spesso permeata di un forte senso morale, da una critica rigorosa, da una visione quasi swiftiana di mondo alla rovescia della denuncia di un intrico di corrotti e corruttori.