HyperHouse
NeXT Hyper ObscureArchivio per ottobre 20, 2018
Il nulla che sei
Potresti mostrare una profonda catarsi e invece, indossi soltanto un soprabito di muta estensione arcaica, un catafalco di nulla che tratteggia l’estetico come un’esteriorità vuota e incomprensibile.
Appesantirsi del flusso
Nei tuoi occhi il flusso pesante del tempo, l’appesantirsi fisico di un abisso di energia che non pensavi potesse fissarsi così
Electric Sheep Comics al Festival Culturale del Fumetto 2018: intervista a Filippo Ferrucci | KippleBlog
Su KippleBlog una bella intervista, da parte di Roberto Bommarito, a Filippo Ferrucci dell’Electric Sheep Comics. Uno stralcio.
Tu sei l’ideatore de La Bio-Armatura Z. Ti andrebbe di parlarcene?
Grazie, molto volentieri, anche perché è stata davvero una faticaccia portarlo a termine! Come dicevamo è articolato in 5 storie autoconclusive e indipendenti, cioè con ambientazioni e protagonisti diversi. Per poter rendere al meglio l’atmosfera e la narrazione delle singole avventure, abbiamo deciso di affidare ognuna di esse ad un disegnatore differente. I ragazzi, inoltre, hanno dovuto cercare di modificare il proprio stile “usuale” proprio per avvicinarsi il più possibile allo spirito del capitolo che era stato loro assegnato e questo, come tu sai, non è affatto semplice. A prima vista, potrebbe quindi sembrare un’opera “schizofrenica” o la raccolta di 5 storie appartenenti a mondi narrativi disgiunti (una parla di ninja, una di corse automobilistiche, un’altra di una tribù di donne guerriere…). Invece, un leitmotiv, un’intersezione, un elemento di continuità c’è! Ed è rappresentato da un personaggio – il Dr. Warui-Haji del sottotitolo – che ricorre ora come protagonista, ora come comparsa. In definitiva la Bio-Armatura Z parla delle peregrinazioni che questi si trova ad affrontare per raggiungere i suoi scopi, secondo il paradigma per cui, anche nello stesso “tempo”, luoghi distanti presentano tecnologie, usi e costumi molto diversi. In due parole si tratta di un piccolo esperimento sia dal punto di vista grafico che da quello narrativo, dove le due prospettive dovrebbero sostenersi a vicenda per creare un qualcosa di organico e coerente, nonostante le sfaccettate fonti di ispirazione e suggestioni… Speriamo vivamente di esserci riusciti, ah ah ah! Sul sito di ESC è comunque possibile reperire qualche informazione più dettagliata sul volume.