Su OggiScienza un articolo sulla diffusione del Covid-19, pubblicato su Science. Credo che questo passo sia assai significativo:
La ricerca, che si è svolta negli stati indiani di Andhra Pradesh e Tamil Nadu, dove i sistemi sanitari dispongono di efficaci sistemi di sorveglianza sviluppati durante l’epidemia di AIDS, ha analizzato oltre mezzo milione di persone sottoposte a tampone. I risultati confermano un sospetto che nelle ultime settimane si è molto rafforzato: SARS-CoV-2 non si diffonde nella popolazione in modo uniforme ma a grappoli (o cluster, nel gergo degli epidemiologi). Nello studio di Science, infatti, mentre il 70% delle persone risultate positive non ha contagiato nessun altro, il 60% di tutti i contagi è riconducibile ad appena l’8% degli infetti.
Un’altra ricerca condotta a Hong Kong e pubblicata sulla rivista Nature Medicine arriva a conclusioni molto simili: meno del 20% delle persone infette ha causato l’80% dei contagi, mentre quasi il 70% dei positivi al tampone non ha infettato altre persone. Confrontando i risultati dei diversi studi disponibili, oggi si stima che il 10-20% delle persone positive sia responsabile di almeno l’80% dei contagi.
L’epidemia di COVID-19 sembra dunque avanzare sotto la spinta di singoli eventi di superdiffusione in cui una persona positiva viene a trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, finendo per contagiarne molte altre. Il caso più famoso è avvenuto in febbraio a Daegu, in Corea del Sud, quando una donna di 61 anni, indicata come Paziente 31, ha infettato una cinquantina di fedeli appartenenti alla sua stessa chiesa, dando origine a un cluster di oltre 5.000 contagi.
Un’altra ricerca condotta a Hong Kong e pubblicata sulla rivista Nature Medicine arriva a conclusioni molto simili: meno del 20% delle persone infette ha causato l’80% dei contagi, mentre quasi il 70% dei positivi al tampone non ha infettato altre persone. Confrontando i risultati dei diversi studi disponibili, oggi si stima che il 10-20% delle persone positive sia responsabile di almeno l’80% dei contagi.
Nella gran parte dei casi, il momento sbagliato è uno o due giorni prima che si manifestino i sintomi, quando la carica virale è già molto elevata ma la persona infetta, che ancora non avverte malesseri e non sa di avere contratto la COVID-19, continua fare la vita di sempre, rischiando di finire nel posto sbagliato. Il posto sbagliato è quasi sempre uno spazio chiuso, molto affollato e con scarsa ventilazione. Peggio ancora se i presenti non indossano la mascherina, parlano ad alta voce, cantano o fanno attività fisica.
All’inizio i ricercatori hanno cercato di tracciare un identikit del superdiffusore (o superspreader, in inglese) e identificare quali caratteristiche potessero favorire la trasmissione del coronavirus a decine di altre persone. Si è parlato di predisposizione genetica, di pazienti con una carica virale elevata o con una spiccata capacità di spargere droplet parlando a voce alta o in preda a un attacco di tosse. La biologia, tuttavia, sembra giocare un ruolo minore rispetto al contesto ambientale. In altre parole, più che di superuntori, è più appropriato parlare di ambienti e comportamenti a rischio che possono favorire la superdiffusione.
Altre notizie sul virus sono sparse nell’articolo, che invito caldamente a leggere per farci un quadro più scientifico, dettagliato e meno incline alle paturnie di chi, rincorrendo una bizzarra ideologia che ha i suoi ritorni assai tangibili, crede che si sia sotto una qualche forma di dittatura sanitaria.
Su Fantascienza.com la segnalazione di un’opera magna per Gianfranco De Turris: Il ritorno dei Grandi Antichi, antologia dedicata ovviamente alla seminale visione di HP Lovecraft. Magna perché l’opera è divisa in due tomi, cartacei o digitali, dove ventotto autori italiani si sono misurati sull’impegnativo tema. In uscita per DelosDigital.
Il pantheon alieno (nel senso etimologico e fantascientifico del termine) creato dal Maestro di Providence, di cui il Grande Cthulhu, che giace sognando nella sommersa R’lyeh, è l’espressione simbolica e conosciuta per eccellenza, è ancora oggi popolarissimo. Mi sembrava il caso, dopo tanti anni, di trarre una specie di bilancio di questa potente fonte ispirativa, e ho chiesto di cimentarvisi sia ad autori vecchi che nuovi, non intendendo i due termini solo dal punto di vista dell’età anagrafica, ma anche di quella letteraria. Le idee dei ventisette autori che fanno parte di questa antologia, divisa in due parti, sono le più diverse, direi soprattutto le più inaspettate, al di fuori dei luoghi comuni e dei cliché che per decenni hanno caratterizzati i racconti “alla Lovecraft”, ma anche quanto a “genere” non si cade nella ovvietà: non ci sono soltanto le storie di puro orrore, non mancano le storie poliziesche, le storie d’amore, la pura cronaca e addirittura il grottesco, l’umoristico, il sorprendente e il surreale, lo psicologico e il metaletterario. Non si rabbrividisce soltanto, si sorride anche, e spesso ci sono ipotesi che ti lasciano interdetto, sollevano dubbi e inquietudini. Non faccio nomi esemplificativi per non far torto a nessuno e per lasciare il gusto della scoperta e della sorpresa, ma tutti meritano, e lo dice uno che è diretto interessato, avendoli scelti! (dall’introduzione di Gianfranco de Turris)
Su HorrorMagazine la segnalazione di una nuova pubblicazione per CutUp: Il Corvo e tutte le poesie, di Edgar Allan Poe. Un grimorio dei versi di quest’artista che non smette, a 170 e più anni dalla morte, di essere seminale.
Sono state qui raccolte tutte le opere in versi di Poe, da Tamerlano e Altre Poesie(1827), Al Aaraaf, Tamerlano e Poesie Minori(1829), Poesie(1831) fino a Il Corvo e Altre Poesie(1845), tradotte dal Premio Elgin Award e due volte Premio Bram Stoker Award Alessandro Manzetti.
Non mancano contenuti extra sorprendenti: libere interpretazioni di quattro delle poesie di Poe da parte dei poeti Linda D. Addison (Premio Bram Stoker Award alla Carriera) e Alessandro Manzetti. Il volume è arricchito inoltre da illustrazioni interne tematiche realizzate dal disegnatore Stefano Cardoselli. Un libro magnifico da collezionare e conservare con cura.
Un omaggio a Valerio Evangelisti. Glielo devo perché, a prescindere dal discorso umano, dalla persona che conoscevo poco, era nella lista dei più grandi autori che abbia mai letto, insieme a un gigante che risponde al nome di Bruce Sterling e con altri scrittori non più, Shirley Jackson e Algernon Blackwood. Valerio ha lasciato dietro […]
Su Lankenauta la recensione di Ettore Fobo a Chthulupunk, lavoro recente – a metà strada tra narrativa quantica, saggio e autobiografia, senza che sia davvero nulla di tutto ciò – di Lukha B. Kremo uscito nella colla non-aligned objects, da me curata per i tipi di DelosDigital. Vi lascio a un estratto: Si tenta la via […]
Il tempo degli NFT pare essere in espansione incontrollata. Anche Liquid Sky – l’agenzia di Mario Gazzola, Walter L’Assainato e Roberta Guardascione – ha imboccato la via di questa forma d’arte esclusiva che, in soldoni, rende unico un PDF, o una GIF, o qualche altro formato espressivo e artistico usando la blockchain, l’algoritmo alla base […]
Vi segnalo la registrazione della chiacchierata che ho avuto ieri sera con gli amici della Dimora, associazione ludico e culturale con cui ho avuto il piacere di interagire su temi assai particolari, a me molto cari. Ringrazio davvero tanto loro e chi è stato ad ascoltarmi per quella che, dal mio punto di vista, è […]
Questa sera alle 19.00, grazie agli amici dell’associazione ludica e culturale “La Dimora”, sarò ospite di una chiacchierata – qui l’evento su FaceBook – in cui si parlerà di indeterminazioni quantiche annegate in flussi psichici di olografie imperiali. Tenetevi forte 🙂Ci vediamo lì?
[Letto su KippleBlog] “Hai trovato orgasmi nel collettore quantico?” è la raccolta di racconti di sesso quantico pubblicata da Kipple Officina Libraria nel 2016, nella collana Avatar. Il volume – curato dai due Premio Urania Lukha B. Kremo e Sandro Battisti, autore anche della prefazione – è stato ristampato dopo la censura di Amazon, sempre […]
Su Fantascienza.com la segnalazione della terza uscita della collana in ebook non-aligned objects, da me curata per DelosDigital; Lukha B. Kremo ha scritto Chthulupunk, testo in parte saggio, in parte racconto, in parte autobiografia. La quarta: Tracciando una biografia più o meno romanzata, Lukha B. Kremo spazia a cavallo tra Filosofia, analisi socioeconomi […]
[Letto su KippleBlog] Esce per la collana SpinOff, dedicata al mondo dell’Impero Connettivo, il nuovo romanzo di Marco Milani e Sandro Battisti: L’ologramma sommariano. Il volume è disponibile in ebook su www.kipple.it e nei principali store online. Perché l’imperatore nephilim Totka_II ha nascosto al suo plenipotenziario postumano Sillax gli eventi accaduti […]
"L'unico uccello che osa beccare un'aquila è il corvo. Si siede sulla schiena e ne morde il collo. Tuttavia l'aquila non risponde, nè lotta con il corvo, non spreca tempo nè energia. Semplicemente apre le sue ali e inizia ad alzarsi piu'in alto nei cieli. Piu' alto è il volo, piu' è difficile respirare per il corvo che cade per mancanza di ossigeno".
Free listening and free download (mp3) chill and down tempo music (album compilation ep single) for free (usually name your price). Full merged styles: trip-hop electro chill-hop instrumental hip-hop ambient lo-fi boombap beatmaking turntablism indie psy dub step d'n'b reggae wave sainte-pop rock alternative cinematic organic classical world jazz soul groove funk balkan .... Discover lots of underground and emerging artists from around the world.
"Scrivete quel che volete scrivere, questo è ciò che conta; e se conti per secoli o per ore, nessuno può dirlo." Faccio mio l'insegnamento di Virginia Woolf rifugiandomi in una "stanza", un posto intimo dove dar libero sfogo - attraverso la scrittura - alle mie suggestioni culturali, riflessioni e libere associazioni.
“Siamo l’esperimento di controllo, il pianeta cui nessuno si è interessato, il luogo dove nessuno è mai intervenuto. Un mondo di calibratura decaduto. (…) La Terra è un argomento di lezione per gli apprendisti dei.” Carl Sagan